Cronaca

276 dipendenti di Ausl Romagna no-vax sospesi dal lavoro: 84 sono nel ravennate

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid

Mentre in Emilia-Romagna si assiste al record storico di contagi Covid da inizio pandemia, sono ancora 276 i dipendenti di Ausl Romagna che al 27 dicembre hanno deciso di non sottoporsi al vaccino anticovid e che, in seguito a questa scelta, sono stati sospesi dal lavoro. Si tratta di 240 lavoratori di comparto, 18 della dirigenza e 18 convenzionati.

In particolare, nel Ravennate si tratta di 76 lavoratori di comparto, 7 della dirigenza e un convenzionato (per un totale di 84 sospesi); nel Cesenate 46 lavoratori di comparto, 5 della dirigenza e 3 convenzionati (per un totale di 54 sospesi); nel Forlivese 38 lavoratori di comparto, zero della dirigenza e 5 convenzionati (per un totale di 43 sospesi); nel Riminese 80 lavoratori di comparto, 6 della dirigenza e 9 convenzionati (per un totale di 95 sospesi).

I lavoratori sono stati sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid. La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali: in particolare 1,4% nel Ravennate e nel Cesenate, 1,3% nel Forlivese e 1,8% nel Riminese.


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