Cronaca

Via vai di clienti, blitz dei Carabinieri: chiusa a Savio una casa a luci rosse

Il bilancio dell'operazione è di due fratelli tunisini in arresto per sfruttamento aggravato della prostituzione

Il giro era piuttosto consolidato. Al termine di un'attività investigativa, i Carabinieri della stazione di Savio, al comando del maresciallo aiutante Giorgio Tantimonaco, hanno chiuso una casa di appuntamenti a Savio. Il bilancio dell'operazione è di due fratelli tunisini in arresto per sfruttamento aggravato della prostituzione: si tratta di un transessuale di 40 anni, affittuario della casa, e di un 33enne residente in Calabria, entrambi già noti alle forze dell'ordine ed in regola col permesso di soggiorno.

IL BLITZ - Il blitz è scattato nella nottata tra martedì e mercoledì dopo una serie di appostamenti e pedinamenti, che hanno permesso di accertare un via vai di clienti e prostitute. Dal lavoro degli inquirenti è emerso che il 40enne, che si prostituiva nella zona, metteva a disposizione dei suoi "colleghi" la propria abitazione trattenendo 10 euro per ogni prestazione sessuale. Quando i militari hanno fatto irruzione nella casa vi erano, oltre al 40enne, anche un transessuale italiano ed una "lucciola" di nazionalità bulgara, già in passato controllati a Savio, e tre clienti, che si trovavano appartati in diverse stanze.

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GIRO CONSOLIDATO - La provienenza dei clienti, dal riminese, fa ipotizzare come l'attività fosse piuttosta consolidato. I due fratelli tunisini avevano organizzato una perfetta casa di appuntamenti, ricevendo le chiamate dei clienti, mettendo a disposizione i propri servizi (stanze da letto, profilattici, salviette e altro). L’appartamento, al quale sono stati apposti i sigilli, sarà confiscato. I due indagati sono comparsi davanti al giudice, che ha convalidato il sequestro dell’abitazione e gli arresti, disponendo ala misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Ravenna in attesa del processo rinviato al 7 marzo.


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