Cronaca

Conselice, impianto di trattamento scorie: "Garantito minor impatto ambientale"

Il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, ha preannunciato la pubblicazione sul Bur del 12 febbraio della delibera di conclusione della Via

Foto di repertorio

La Giunta ha deliberato la conclusione della procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) sul progetto per realizzare un impianto di recupero di rifiuti - anche speciali, a matrice inerte - nel territorio comunale di Conselice. Monica Donini,  Federazione della Sinistra, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata, per approfondire alcuni aspetti sul dimensionamento e la localizzazione dell’impianto, a suo parere contraddittori con gli obiettivi del Piano regionale dei rifiuti.

In particolare, la consigliera segnala che il Piano regionale contiene l’obiettivo esplicito di ridurre il quantitativo di rifiuti destinato all’incenerimento, prevedendo il progressivo smantellamento e chiusura di impianti attivi sul territorio regionale. Inoltre, il nuovo impianto sarebbe destinato ad accogliere anche scorie di combustione da rifiuti speciali “pericolosi”, fino a una quantità massima di oltre sessanta mia tonnellate anno, il che fa temere l’arrivo di scorie con queste caratteristiche da altre regioni.

Il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, ha preannunciato la pubblicazione sul Bur del 12 febbraio della delibera di conclusione della Via. Una procedura avviata nell’aprile 2011, ha aggiunto, nel corso della quale il progetto originario è stato modificato al fine di garantire il minor impatto ambientale, sia nella fase di esercizio dell’impianto, che in quella dell’utilizzo delle materie prime in uscita. La Provincia di Ravenna ha verificato la conformità della localizzazione e la realizzazione dell’impianto appare coerente con gli indirizzi e gli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti adottato dalla Giunta il 3 febbraio 2014.

Dal più recente dato disponibile sulle “ceneri pesanti e scorie”, riferito all’anno 2012, si ricava che gli inceneritori che trattano rifiuti urbani e speciali dell’Emilia-Romagna hanno prodotto complessivamente circa 210mila tonnellate, a cui vanno aggiunte altre ventimila tonnellate prodotte dagli inceneritori che trattano esclusivamente rifiuti speciali. La quasi totalità delle scorie smaltite, ha detto Bertelli, è stata conferita presso discariche localizzate nelle province di Bologna, Ravenna e Reggio Emilia; le scorie a recupero sono state invece destinate per lo più a impianti extraregionali.

Infine, Bertelli ha rimarcato che l’autorizzazione all’impianto prescrive che l’attività sia destinata in via prioritaria al recupero di scorie di combustione prodotte dagli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani gestiti da HerAmbiente nel territorio regionale, e che i flussi dei rifiuti in ingresso vengano preventivamente programmati e periodicamente aggiornati, sulla base degli effettivi conferimenti, per rispettare la priorità indicata.

Preso atto della risposta, in sede di replica Donini ha ribadito che il passaggio assembleare sul Piano regionale dei rifiuti sarà l’occasione per approfondire la discussione anche sull’impianto di Conselice, la cui collocazione appare comunque distante dai luoghi di produzione delle ceneri da trasformare. Inoltre, ha sostenuto la consigliera, l’attuale produzione regionale di scorie da incenerimento pone seri dubbi sul dimensionamento del nuovo impianto. Se, come auspicabile, verrà concretizzato l’obiettivo di ridurre la produzione di scorie, si dovrà procedere conseguentemente a correggere le prescrizioni che orientano l’attività di quell’impianto.


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