Cronaca

Cure palliative, parte da Ravenna il nuovo sistema delle cure domiciliari: "Tutti i malati devono essere curati"

Il progetto “sogno della Kiocciola” rafforzerà i percorsi di cura e assistenza in favore delle persone che necessitano di cure palliative a domicilio

La collaborazione fra AUSL Romagna e Ail Ravenna (Associazione Italiana contro le leucemie) sui percorsi di cura e assistenza in favore delle persone che necessitano di cure palliative a domicilio si arricchisce con un ulteriore progetto, teso a qualificare e a rafforzare la cura al domicilio in favore di questa tipologia di pazienti. Il progetto “Sogno della KIOcciola” dà vita alla Rete Locale Cure Palliative, realtà che l’Azienda Usl della Romagna offre per rispondere al bisogno del malato e della sua famiglia, attraverso un lavoro di equipe multidisciplinare, che richiede una costante integrazione professionale finalizzata a garantire una presa in carico continua, in relazione alle necessità del malato e della sua famiglia, attraverso un piano di assistenza personalizzato. L'Ail di Ravenna è da molti anni impegnata in percorsi di collaborazione con Ausl Romagna, un percorso che ora si rafforza per migliorare la cura e l'assistenza in favore delle persone affette da patologie inguaribili assistite al domicilio.

Il progetto

La cura dentro la casa della persona, l’assistenza al malato fragile e il sostegno al nucleo   familiare all’interno delle mura domestiche, assumono l’imperativo e l’urgenza di un dovere sociale, etico e umanitario quando sono rivolte a persone affette da malattie inguaribili e rapidamente progressive. Non tutte le malattie possono essere guarite, ma tutti i malati devono essere curati, offrendo loro l’opportunità di scegliere il luogo di assistenza desiderato. Ail Ravenna, dal 19 aprile del 2004, si integra con la Struttura Semplice Dipartimentale di Cure Palliative di Ravenna assicurando con propri medici e psicologi assistenza medica e supporto psicologico domiciliare ai malati oncologici ed ematologici in fase avanzata di malattia in tutto il territorio della provincia di Ravenna in stretta collaborazione con il medico di Medicina Generale (MMG), gli infermieri del Servizio Infermieristico Domiciliare. 

In particolare, fornisce supporti emotrasfusionali domiciliari, paracentesi, infusione di farmaci che necessitano di assistenza medica, follow-up clinico  sul controllo sintomi, monitoraggio della  terapia del dolore,  supporto psicologico rivolto al malato e ai suoi familiari durante il percorso di cura e nell’accompagnamento al lutto. RaAIL, da allora, ha proposto il progetto denominato “sogno della KIOcciola”, che si pone l’ obiettivo  di consentire al malato di portare con se, la propria casa, i propri oggetti, i propri affetti, la propria storia, la propria vita.

Questo nuovo progetto ha l’obiettivo di rafforzare il sistema delle cure domiciliari, attraverso la partecipazione di 4 medici di base particolarmente motivati che, dopo un percorso di acquisizione delle competenze in cure palliative  possano migliorare l’integrazione con il medico di Medicina Generale dell’assistito e l’Unità Cure Palliative Domiciliari, garantire una migliore e personalizzata presa in carico della persona al domicilio anche attraverso una intensificazione degli interventi e degli accessi domiciliari.  In particolare, il progetto, già presente nel Distretto di Ravenna vuole estendersi nei Distretti di Lugo e Faenza andando a garantire le medesime modalità di cura nel territorio provinciale.

In tal modo si consente di “territorializzare” l’esperienza e  la vocazione domiciliare di RaAIL formando nella stessa medicina generale, professionisti vicini sia territorialmente che professionalmente al Medico di Medicina Generale. L’individuazione dei medici disponibili ad aderire al progetto, è stata effettuata da parte del reparto Cure Primarie attraverso la presentazione del progetto ai Coordinatori di Nucleo nell’incontro mensile seguito da un’indagine conoscitiva rivolta a tutti i medici di base presenti nel territorio dell’ambito di Ravenna. La disponibilità richiesta ad ogni singolo medico prevede un impegno settimanale, che può variare da un minimo di 5 ore fino a un massimo di 15, rivolto all’assistenza domiciliare dei pazienti presi in carico dall’UCPD aziendale.

Gli obiettivi

Gli obiettivi del progetto mirano innanzitutto a supportare i medici di Medicina Generale nell’assistenza a domicilio di pazienti presi in carico dall’ Unità di Cure Palliative nella provincia di Ravenna. Fondamentale è poi potenziare il setting  domiciliare per favorirne il  mantenimento del paziente,  condividendo  il progetto con i famigliari al fine di proseguire le cure in questo contesto assistenziale. Il sistema prevede di integrare il medico facente del progetto RaAIL con, i Medici Palliativisti della S.S.D.Cure Palliative di Ravenna, il personale infermieristico esperto in Cure Palliative e il medico di Medicina Generale nella presa in carico di pazienti  a domicilio per il monitoraggio clinico, ma anche di garantire gli interventi terapeutici previsti nel Piano di Assistenza Integrata del paziente al proprio domicilio. Infine il progetto vuole offrire la possibilità di terapia trasfusionale domiciliare valutandone l’appropriatezza e nel rispetto dei criteri regionali e aziendali sul “buon uso del sangue”.

La presa in carico del paziente al domicilio e la continuità delle cure, caratterizzano il progetto che, proprio in ragione degli obiettivi indicati, costituisce elemento di forte integrazione con l’UCPD che mantiene il governo del percorso del paziente e costituisce interfaccia privilegiata e struttura organizzativa competente per la definizione del progetto d’intervento  al domicilio. I medici RaAIL operano nel rispetto dei percorsi aziendali,  integrandosi con l’equipe UCPD e l’infermiere case manager di Rete,  per la discussione dei casi, le scelte terapeutiche, mantenendo costanti rapporti di collaborazione con il medico di basetitolare del paziente e mantenendo la disponibilità ad un contatto telefonico per i pazienti in carico secondo le modalità concordate. Ail Ravenna sostiene economicamente il progetto, finanziando l’impegno prestato dai medici di base partecipanti al progetto, ne curerà il percorso formativo attraverso un piano condiviso con i medici palliativisti aziendali, con percorsi di affiancamento personalizzati nel setting domiciliare e all’interno dell’Hospice e con la partecipazione al master in cure palliative.


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