Cronaca

Donazione di sangue, batte a Lugo il grande cuore di Avis della Bassa Romagna

I risultati dell’impegno del 2015, ma soprattutto tanto entusiasmo per i progetti in animo. Sono stati questi i temi protagonisti del confronto svoltosi durante l’annuale assemblea AVIS della sezione di Lugo

I risultati dell’impegno del 2015, ma soprattutto tanto entusiasmo per i progetti in animo. Sono stati questi i temi protagonisti del confronto svoltosi durante l’annuale assemblea AVIS della sezione di Lugo, centro di riferimento per i donatori della Bassa Romagna dallo scorso agosto, quando il punto di raccolta (che si è visto confermato l’accreditamento nazionale) è diventato il luogo in cui convergono anche i donatori bagnacavallesi e fusignanesi, nell’ottica di una maggiore efficienza di risorse e di strutture dedicate. Non a caso, questo passaggio è coinciso con la presa in carico della gestione del centro da parte di AVIS (subentrata all’ASL ed, in parte, anche al suo personale), che ne ha potenziato il servizio, da subito ampliandone gli orari di apertura e promuovendo la raccolta su prenotazione ed a chiamata e, successivamente, incrementando l’apparecchiatura di un’ulteriore unità per la plasmaferesi.
 
L’ultimo semestre del 2015 è stato caratterizzato da un aumento significativo delle donazioni da parte dei lughesi, a cui si è andata affiancando, progressivamente nei mesi, la maggior parte degli abitanti della Bassa Romagna; questi infatti hanno mostrato di apprezzare la nuova organizzazione del sistema di raccolta sangue ed hanno accettato di modificare le proprie abitudini, pur di non rinunciare ad un gesto che oramai è entrato nella mentalità degli abitanti. In totale nell’anno trascorso il punto di Raccolta di Lugo ha servito oltre 2.100 donatori, provenienti anche dai comuni limitrofi, che hanno contribuito a raccogliere quasi 3000 unità tra sangue e plasma, rivolgendosi ad un bacino che, con un’ottimale gestione del centro, rappresenta una risorsa indispensabile per la scorta di sangue in Regione, ma non solo, e che può crescere ulteriormente.
 
I donatori del comprensorio lughese sono per oltre il 70% uomini e più della metà del totale è di età compresa tra i 35 ed i 55 anni. Lugo è la terza sede comunale della provincia di Ravenna per numero di donatori (il rapporto tra donatori e popolazione di riferimento supera il 5%) e per donazioni  dopo Faenza e Ravenna. Significativi, rispetto agli scorsi anni, anche i nuovi cittadini che hanno abbracciato il volontariato con AVIS, tra i quali si registrano oltre 50 donatori.
 
“Il buon andamento del punto di raccolta sangue di Lugo –afferma Adolfo Zaccari, presidente della sezione AVIS Comunale Lugo- è un risultato importante anche sotto il profilo più generale dei servizi socio-sanitari nel territorio: nel loro complesso questi confermano il ruolo dell’Ospedale Civile come un centro di eccellenza, destinato a potenziarsi anche grazie ai prossimi ammodernamenti (relativi al padiglione a cui fanno capo i servizi di dialisi, day surgery ed il poliambulatorio) e che mostra di essere adeguatamente preparato anche per accogliere e supportare le iniziative di volontariato e solidarietà, in primis quelle dei donatori di sangue. In questi primi mesi del 2016 – prosegue Zaccari- la raccolta è partita molto bene, basti pensare che tra gennaio e febbraio abbiamo raccolto quasi il 50% delle donazioni in più, segnale che fa presagire una ulteriore crescita dei volumi nel corso dell’anno”.

A confermare il buon operato della sezione, anche la presenza all’Assemblea, di Davide Ranalli, Sindaco di Lugo e di Fabrizio Lolli, Assessore comunale alla Solidarietà, che sono intervenuti insieme al dottor Daniele Vincenzi, responsabile del Servizio di medicina trasfusionale a Ravenna ed ai dirigenti di AVIS Provinciale Ravenna.
 
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