Cronaca

Evasione e truffa, maxi indagine a Ravenna: indagati più di 60 imprenditori del turismo

Alla società vengono contestati i reati di somministrazione illecita di manodopera, emissione di fatture inesistenti, finti licenziamenti per ottenere la disoccupazione e anche associazione per delinquere

Immagine di repertorio

Si sono chiuse con oltre 60 avvisi di garanzia inviati ad altrettanti imprenditori della provincia - perlopiù albergatori, titolari di stabilimenti balneari, discoteche e ristoranti molto famosi in zona - le indagini in merito al caso della società ravennate Mib Service. Un'indagine della Guardia di Finanza partita nel 2017 e che ha portato a diversi sequestri eseguiti nei mesi scorsi. Alla società vengono contestati i reati di somministrazione illecita di manodopera, emissione di fatture inesistenti, finti licenziamenti per ottenere la disoccupazione e anche associazione per delinquere.

Gli imprenditori, secondo l'accusa, negli anni si sarebbero rivolti alla società ravennate per assumere personale evadendo il fisco, con fatture inesistenti e una somministrazione di manodopera illecita con finti contratti d'appalto. La società della Darsena lo scorso anno era già stata commissariata dal Tribunale di Ravenna. La notizia è riportata dai quotidiani locali in edicola martedì.


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