Cronaca

Furti e devastazione, decine di colpi: i Carabinieri incastrano la banda

Il "timbro di fabbrica" era la devastazione che lasciavano al loro passaggio, dando un ulteriore sconforto alle vittime

C'era anche un individuo, con alle spalle una condanna per tentato omicidio volontario, dietro una serie di furti in abitazione e imprese commessi recentemente nel Faentino. I Carabinieri della Compagnia di Faenza, al comando del capitano Cristiano Marella, hanno assicurato alla giustizia due dei tre responsabili delle scorribande. Si tratta di un 36enne e di un 21enne di nazionalità albanese. Le indagini degli uomini dell'Arma sono iniziate a seguito di una rapina impropria commessa nei primi di gennaio al bar della stazione di Brisighella.

IL RISCHIO - Nella circostanza, il comandante dei Carabinieri del borgo ravennate, il maresciallo Pino Pellegrino, aveva notato alcuni individui col volto travisato armeggiare attorno alla saracinesca del locale. Il carabiniere, in quel momento fuori servizio, si è subito avvicinato e qualificato, cercando di bloccarli. Ma i malviventi si sono dileguati a bordo di un furgone rubato, cercando anche di travolgere il maresciallo.

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LA SEGNALAZIONE FONDAMENTALE - Alcuni giorni più tardi è stata segnalata alla Polizia Municipale la presenza sospetta di due veicoli in una via isolata. Grazie ai numeri di targa forniti dalla segnalatrice, gli uomini dell'Arma sono riusciti ad arrivare ai malviventi. E' stato appurato come degli occupanti indossasse gli stessi indumenti in occasione del tentativo di furto nel bar alla stazione di Brisighella. La banda utilizzava una casa occupata abusivamente a Castel Bolognese come base. Da quel momento i banditi sono stati tenuti sotto controllo, accertando numerosi furti non solo nel faentino, ma anche nel bolognese, modenese, reggiano e bresciano.

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IL MODUS OPERANDI - Acquisite le prove, gli investigatori hanno chiesto ed ottenuto l'ordinanza di custodia cautelare. L'arresto è stato effettuato lo scorso weekend a Reggio Emilia, dove il 21enne ed il 36enne si trovavano ospiti di connazionali. Ora si trovano in carcere a disposizione della magistratura. Attualmente è ricercato un 35enne. Collaudato il modus operandi: nel mirino finivano abitazioni, bar, aziende agricole. Dopo una perlustrazione pomeridiana, la banda entrava in azione in piena notte. Il "timbro di fabbrica" era la devastazione che lasciavano al loro passaggio, dando un ulteriore sconforto alle vittime. Il colonnello Massimo Cagnazzo, comandante dell'Arma provinciale di Ravenna, ha ancora una volta evidenziato l'importanza delle segnalazione dei cittadini.

IL RINGRAZIAMENTO DEL SINDACO - "Davvero una bella notizia - commenta il sindaco Giovanni Malpezzi -. Le mie congratulazioni alla Compagnia dei Carabinieri di Faenza, al capitano Cristiano Marella, a tutti i carabinieri impegnati in questa brillante operazione investigativa. Grazie di cuore. Il vostro impegno costante a presidio del territorio, insieme a quello di tutte le forze dell'ordine, è più forte e più solido di chi continua ad agire nell'illegalità e a violare la sicurezza di tutti".


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