Cronaca

I predoni della sera nella rete dell'Arma: la refurtiva finiva all'estero

Le indagini sono iniziate a seguito dell’arresto, operato a Pesaro dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile il 25 gennaio scorso, di un cittadino albanese ritenuto responsabile del furto aggravato in abitazione

Colpivano prevalentemente tra il tardo pomeriggio e la prima serata, approfittando dell’assenza dei proprietari. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Pesaro, affiancati nella fase esecutiva dal personale del Nucleo Investigativo di Pesaro e Urbino e delle Compagnie di Ravenna e Bari, hanno assicurato alla giustizia tre cittadini albanesi, due uomini ed una donna, specializzati nei furti nelle abitazioni. I colpi sono stati svolti nel pesarese, ravennate, riminese e bolognese.

IL FURTO - Le indagini sono iniziate a seguito dell’arresto, operato a Pesaro dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile il 25 gennaio scorso, di un cittadino albanese ritenuto responsabile del furto aggravato in abitazione, consumato la stessa sera, nel corso del quale ignoti malviventi, dopo essersi entrati forzando una porta-finestra, avevano rubato un orologio, un bracciale ed una catena in oro; due dei malviventi, in quella occasione, alla vista dei militari dell’Arma in transito per il controllo del territorio in prossimità dell’abitazione derubata, sono scappati a piedi per le vie limitrofe.

LE INDAGINI - Le immediate ricerche dei fuggitivi hanno permesso di rintracciarli, dopo pochi minuti, all’interno della stazione ferroviaria di Pesaro. Uno è stato bloccato e tratto in arresto, nonostante la resistenza opposta nei confronti di un maresciallo del Nucleo Operativo con cui ha avuto una breve colluttazione. Il complice è riuscito a scappare. Attraverso un'attenta e certosina attività di analisi e ricerca delle prove e dei collegamenti con altri simili episodi, i carabinieri hanno raccolto a carico di due di loro inconfutabili e concordanti indizi di colpevolezza in merito ad un furto a Pesaro domenica sera nell'abitazione di un 41enne, nel corso del quale, i malviventi dopo essersi introdotti all’interno dell’appartamento mediante l’effrazione di una finestra, rubando due orologi e vari monili in oro, nonché l’auto, una Renault “Clio”, che il proprietario aveva regolarmente parcheggiato in strada.

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BLOCCATI NELLA NAVE - Su disposizione del pubblico ministero di Pesaro, Sante Bascucci, è stato emesso un provvedimento di fermo ai danni di un 23enne albanese, in Italia senza fissa dimora, e di una connazionale di 29 anni, domiciliata a Ravenna. Il 23enne è stato catturato mentre stava per imbarcarsi su una nave di linea in partenza dal porto di Bari per l’Albania, mentre si trovava in compagnia di un connazionale di 29 anni. Le immediate perquisizioni hanno permesso di sequestrare nei confronti della donna la Renault Clio rubata, due collanine in oro con una croce nonché un orologio da donna, mentre nei confronti dell’uomo la somma di 100 euro ed i biglietti di viaggio. Nei confronti del 29enne i carabinieri hanno sequestrato un orologio da uomo rubato, che indossava al polso, insieme ai biglietti della nave.

LA REFURTIVA - Gli accertamenti hanno permesso di individuare e recuperare a porto di Brindisi un pacco spedito dai due albanesi che era già stato consegnato ad un autista di un autobus diretto in Albania, contenente 49 monili in oro (fedi, orecchini, anelli, spille, ciondoli, collane, bracciali ed altro anche con pietre preziose) del peso complessivo di grammi 400 circa. Il rinvenimento del pacco e dell’orologio, ha permesso così nell’immediatezza di sottoporre a fermo anche quest’ultimo straniero, ritenuto responsabile di ricettazione dei numerosi oggetti in oro recuperati a Brindisi e dell’orologio che indossava al polso, all’atto del controllo. I due si trovano in carcere a Bari mentre la donna in quello femminile di Forlì. Gli arresti sono stati convalidati. Continuano le indagini per risalire ai proprietari dei numerosi monili in oro recuperati.


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