Cronaca

Giro di vite sui raccoglitori abusivi di ferrivecchi: "Grosso pericolo per l'ambiente"

"Negli ultimi mesi su tutto il territorio nazionale, compresa la regione Emilia Romagna, è stata registrata una crescita esponenziale dei "raccoglitori" abusivi di rifiuti di rame e di metalli ferrosi"

Venerdì pomeriggio, i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Faenza, durante un servizio di controllo del territorio, hanno fermato lungo la via Emilia ponente un furgone bianco sospetto. A bordo del veicolo i militari dell’arma hanno identificato un uomo ed una donna, rispettivamente un 56enne ed una 48enne, entrambi rom originari della Serbia ma da anni residenti a Faenza, già noti alle forze dell'ordine. Il veicolo a loro in uso è risultato invece essere intestato ad un’altra persona che ha rapporti con la stessa famiglia, al momento non presente.

I carabinieri a quel punto hanno voluto approfondire la cosa ed hanno chiesto al conducente di aprire il portellone posteriore per dare un'occhiata all'interno del mezzo. Così facendo i militari dell’arma hanno trovato diverse decine di chili di materiale ferroso trasportato senza le autorizzazioni previste dalla vigente normativa a tutela  dell’ambiente. I due fermati non hanno saputo spiegare la provenienza di quel ferro limitandosi a dire che era loro intenzione rivenderlo per racimolare un po’ di euro, molto probabilmente piazzandolo sul “mercato nero”.

Oltre a denunciare i due per il reato di raccolta e trasporto illecito di rifiuti in concorso, hanno proceduto al sequestro finalizzato alla confisca sia del carico di materiale ferroso che del furgone utilizzato per trasportarlo. A tal proposito il comandante della compagnia di Faenza Cristiano Marella spiega che “negli ultimi mesi su tutto il territorio nazionale, compresa la regione Emilia Romagna, è stata registrata una crescita esponenziale dei “raccoglitori” abusivi di rifiuti di rame e di metalli ferrosi, fenomeno di forte impatto sociale ed economico, infatti mette a rischio non solo l’ambiente e la salute delle persone ma implica anche un danno sia per l’erario, sia per le aziende che operano in regola, sia per i comuni che applicano le raccolte differenziate dei rifiuti. Si pensi a chi abusivamente smonta gli elettrodomestici per rompere le serpentine per prelevare il rame e cosi facendo  - come ad esempio nel caso di lavatrici - fuoriescono i gas refrigeranti o peggio ancora quando si dà fuoco alle guaine. per questo motivo in tutto il territorio della compagnia di Faenza stiamo intensificando i controlli allo scopo di contrastare i vari trasportatori abusivi che il più delle volte trasportano materiale ferroso di illecita provenienza alimentando il mercato nero per ricavare un illecito profitto”.
 


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