Cronaca

Il pieno con sconto nel "market" abusivo di carburanti: maxi sequestro di benzina e gasolio

Il risultato di servizio conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle per la sicurezza economico-finanziaria, a tutela dei cittadini e degli operatori rispettosi delle regole e della legalità

Scoperto dalla Guardia di Finanza di Ravenna un "supermercato abusivo" di carburanti. Le Fiamme Gialle, nel corso dei costanti servizi di perlustrazione svolti nei pressi dell’area portuale per il contrasto dei traffici illeciti, hanno individuato un deposito clandestino di carburante e sequestrato circa 2mila litri di benzina e gasolio pronti per essere rivenduti al dettaglio da sei persone colte in flagranza di reato. Da tempo i Finanzieri, insospettiti da un insolito viavai di auto e camper nei pressi di un parcheggio nelle adiacenze di Via Classicana, avevano iniziato a monitorare l’area per comprendere le ragioni di tali anomali movimenti di mezzi e persone. Ottenuti i necessari riscontri, le Fiamme Gialle sono intervenute scoprendo che nel piazzale era stato organizzato un vero e proprio “supermarket abusivo” di carburanti.

Il blitz ha infatti portato alla luce centinaia di taniche piene di gasolio e di benzina che non solo erano tenute in assenza di qualsivoglia precauzione antincendio, ma che erano pronte per essere vendute ad un prezzo inferiore di oltre il 30% rispetto a quello praticato nella ordinaria rete di distribuzione. Il gasolio clandestinamente detenuto ed i relativi contenitori sono stati quindi immediatamente sequestrati ed i sei soggetti (5 italiani ed un moldavo) che gestivano tale illegale “punto vendita” di carburanti sono stati denunciati alla Procura di Ravenna per "sottrazione al pagamento delle accise" in concorso e per non aver mai richiesto né le necessarie autorizzazioni per lo stoccaggio di liquidi infiammabili né le relative certificazioni in materia di prevenzione incendi.

Il risultato di servizio conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle per la sicurezza economico-finanziaria, a tutela dei cittadini e degli operatori rispettosi delle regole e della legalità. Duplice, infatti, sarebbe stato il danno che l’immissione in consumo del gasolio clandestino avrebbe arrecato all’economia legale: la sottrazione di imposte all’erario e la concorrenza sleale sul regolare mercato dei carburanti per autotrazione.

continua nella pagina successiva ====> IL COMMENTO DI CNA

CNA - La Cna di Ravenna esprime "particolare soddisfazione dopo aver appreso la notizia del sequestro da parte della Guardia di Finanza di una partita di carburante illecitamente detenuta e venduta sottocosto nella zona portuale. Il tema della legalità e della sicurezza è stato recentemente dibattuto nell’assemblea di Cna Fita Ravenna e oggetto di un successivo incontro col Signor Prefetto di una delegazione delle associazioni artigiane. Oltre ad esprimere il più sentito ringraziamento per l’evidente successo dell’operazione di polizia  vogliamo sottolineare la costante attenzione dimostrata anche nei fatti da parte della Prefettura su questo versante. Come Cna siamo ad evidenziare che la lotta concreta  per la salvaguardia della legalità e contro ogni forma di abusivismo rappresenta oggi il segnale più forte che le istituzioni possono fornire alle imprese chiamate a fronteggiare una pesante  crisi dei mercati e che spesso devono anche subire gravi forme di concorrenza sleale. Cna da sempre è impegnata a sostenere qualsiasi iniziativa tesa a favorire la cultura della legalità sul territorio".

continua nella pagina successiva ====> IL COMMENTO DI CONFESERCENTI

CONFESERCENTI - Faib, il sindacato benzinai della Confesercenti si congratula con la Guardia di Finanza per il sequestro e la chiusura della pompa di benzina abusiva scoperta a Ravenna alla luce del sole, in un parcheggio sulla Classicana. "Il mercato dei carburanti, regolato dagli alti prezzi imposti dalle Compagnie ai Gestori in aggiunta alle accise e al costo dell'Iva, è in costante disagio per la trasformazione dei consumi e la diversificazione dell'offerta di rifornimento che va dagli impianti di Bandiera alle pompe bianche passando per la Grande Distribuzione Organizzata - evidenziano dai Faib -. I carburanti rubati e rivenduti in assenza di norme di sicurezza e antincendio creano un precedente pericoloso anche nella nostra Provincia: questo fenomeno diffuso è arrivato anche a Ravenna, con tutti i rischi ai quali i consumatori non pensano nell'immediato, attirati dal prezzo stracciato su un bene essenziale, ma ormai troppo caro".

Commenta Viviana Baroncini di Ravegnana Carburanti (impianto GEO a Ravenna): “I 2000 litri di benzina e gasolio sequestrati a finti operatori che li vendevano pubblicamente ad un prezzo molto al di sotto della media sul territorio, corrispondono circa ad un mancato versamento dell'accisa pari a 800 euro. Oltre al danno erariale, chi opera abusivamente non adempie agli obblighi di sicurezza, prevenzione antincendio e valutazione dei rischi come fanno i Gestori ogni anno. Un impianto per essere in regola da questo punto di vista ha una spesa fissa ogni tre anni pari a circa 3000 euro. Considerati i prezzi imposti dalle Compagnie, le accise, l'Iva, le utenze e gli adempimenti obbligatori, un Gestore non ricava poi così tanto anche se vendesse più di un milione di litri di carburante all'anno".
 


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