Cronaca

Istituto Oriani, nuovo anno scolastico tra legalità e memoria del novecento

Percorsi e progetti, uscite didattiche e conferenze regionali, per gli alunni della scuola faentina

Venerdì 20 ottobre, alle ore 10, nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Alma Mater gli studenti e alcuni docenti delle classi 5B-SIA e della 5C-RIM dell’Istituto Oriani saranno ospiti di una mattinata all’insegna della legalità, affrontando il tema delicato delle mafie. L’iniziativa, dal titolo “Il tuo comportamento favorisce le mafie”, organizzata dall’Assemblea legislativa in collaborazione con l’Associazione Cortocircuito di Reggio Emilia e l’Università di Bologna, oltre ai saluti inaugurali del Magnifico Rettore prof. Francesco Ubertini e della Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione E-R, Simonetta Saliera, vedrà come relatori Gian Carlo Caselli, già procuratore capo a Palermo e poi a Torino dove ha condotto indagini sulla ‘ndrangheta; Giuseppe Gennari, giudice del Tribunale di Milano, dove si è occupato di ‘ndrangheta; Gaetano Calogero Paci, procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria; Stefania Pellegrini, docente dell’Università di Bologna e direttrice del master “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie Pio La Torre”.

Un incontro impegnativo, durante il quale gli studenti faentini si confronteranno con altri loro coetanei sulle tematiche che attengono al mondo delle regole, alla democrazia partecipata e alla cittadinanza nel suo complesso, specialmente in relazione ai fenomeni malavitosi. Altro centrale appuntamento con la legalità, sempre a Bologna, il prossimo 4 dicembre, nella Sala Fanti dell’Assemblea legislativa, che vedrà altre classi Quinte dell’Oriani al centro di un incontro con Francesco Greco, procuratore capo di Milano, già pm del pool "Mani Pulite"; Giuseppe Borrelli, procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, già procuratore aggiunto a Catanzaro; Lirio Abbate, giornalista de L'Espresso-La Repubblica, esperto di mafie. La matinée sarà condotta da Elia Minari, coordinatore di Cortocircuito e autore di inchieste sulle mafie in Emilia. L’Istituto faentino non è nuovo nella collaborazione con enti pubblici, soggetti privati e associazioni: come nel caso dei progetti riguardanti i recenti Viaggi della Memoria, che hanno consentito ad un numero sempre maggiore di giovani di venire a contatto diretto con i luoghi della Memoria nazionali ed internazionali e offerto loro occasioni di approfondimento della storia ed esperienze sul campo che contribuiscono alla formazione e sviluppo della cittadinanza attiva.

Alcuni studenti dell’ultimo anno, infatti, sono stati in visita, per quattro giorni, ai lager di Auschwitz-Birkenau, nella Polonia meridionale, e a Cracovia. Sulla linea delle scorse edizioni, con il prezioso impegno dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Ravenna, oltre che al contributo economico dell’Assemblea Legislativa e dell’Associazione Bella Ciao di Ravenna, si è riusciti a organizzare un percorso didattico avviato nei mesi scorsi con alcune classi quinte di istituti secondari di secondo grado di Faenza, Lugo e Ravenna, consentendo così di riflettere sull’esperienza vissuta e comunicare alle rispettive comunità di appartenenza quanto elaborato durante il percorso. Peculiarità del progetto resta quella di formare testimoni di seconda generazione, in grado di continuare la trasmissione della memoria della Shoah.


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