Cronaca

Rubavano di tutto per il mercato nero dell'Est: in carcere due ladre

La vicenda risale alla serata di sabato quando la centrale operativa del 112 di Faenza ha ricevuto una telefonata da parte di uno dei dipendenti del negozio “Il Baule” in via filanda nuova

Sembrava un “furtarello” di poco conto quello messo a segno da due donne originarie della moldavia ai danni di un negozio gestito da cinesi che si trova in centro-città, invece dalla perquisizione della loro abitazione è venuta alla luce un “supermarket” di merce rubata del valore di centinaia di euro. La vicenda risale alla serata di sabato quando la centrale operativa del 112 di Faenza ha ricevuto una telefonata da parte di uno dei dipendenti del negozio “Il Baule” in via filanda nuova. 

La richiesta di intervento riguardava la fuga di due donne che avevano rubato della merce e poi avevano aggredito la cassiera che aveva cercato di fermarle appena scattato l’allarme antitaccheggio. Grazie al tempestivo intervento dei militari dell’arma, le due donne, entrambe originarie della Moldavia, sono state bloccate nel parcheggio del negozio quando avevano ancora nelle loro borse personali vari prodotti sottratti dagli scaffali, del valore complessivo di circa 100 euro.

IL FURTO - Dalla ricostruzione dei Carabinieri del Radiomobile, le due complici, una 51enne senza fissa dimora ed una 48enne residente a Faenza, dopo aver gironzolato a lungo nel negozio, hanno esibito alla casse pochissimi oggetti da pochi euro. Appena superate le barriere antitaccheggio è scattato l’allarme e quindi una delle commesse aveva cercato di fermarle per una verifica. La reazione delle due donne straniere è stata molto violenta: infatti si sono scagliate contro la dipendente del negozio spingendola e minacciandola: così facendo il furto si è trasformato in rapina.

FALSE GENERALITA' - Inizialmente la 51enne, sprovvista di documenti, ha dichiarato ai carabinieri un nome falso per nascondere il suo stato di clandestinità in Italia, infatti quando i militari dell’arma hanno accertato attraverso le impronte la sua vera identità, è stata anche denunciata per “false generalità a pubblico ufficiale” e “soggiorno illegale sul territorio nazionale”.

continua nella pagina successiva ====> LA SORPRESA

LA REFURTIVA - Ma la vera “sorpresa” per i militari dell’arma è venuta fuori dalla perquisizione dell’abitazione della 48enne, residente in via Banaffa a Faenza insieme al marito ed al figlio 25enne. In quell’abitazione i carabinieri hanno trovato un vero e proprio magazzino pieno di articoli di ogni genere ritenuti tutti rubati visto che avevano ancora il prezzo sulle etichette originali: vestiario, bottiglie di liquori, materiale elettrico, detersivi e prodotti per l’igiene personale e della casa che nessuno dei presenti ha saputo giustificare.

ALTRI FURTI - In particolare una buona parte di quella merce è risultata rubata nei giorni precedenti dallo stesso negozio dove le due donne erano state “pizzicate” a taccheggiare nel pomeriggio, mentre tutto il resto è stato sequestrato perché sicuramente rubato nei giorni precedenti in altri negozi della città. La  48enne fra l’altro è risultata al terminale già denunciata altre volte, sempre dai carabinieri, per furti nei supermercati di Faenza.

CARCERE - Al termine delle operazioni, le due donne sono state arrestate per rapina impropria e su ordine del pubblico ministero Marilù Gattelli sono state portate nel carcere femminile di Forlì. Inoltre, vista la refurtiva trovata in casa, sono state anche denunciate per ricettazione in concorso, insieme al marito ed al figlio della 48enne che vivono con lei nella stessa abitazione. E' molto probabile che tutta quella merce rubata, del valore complessivo di circa 600 euro, nei prossimi giorni sarebbe stata affidata ai “corrieri” diretti nei paesi dell’est europa, per essere poi immessa nel mercato clandestino.  


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