Cronaca

Lotta alla violenza alle donne: Linea Rosa presenta il progetto #ioposso

Sono state quindi inaugurate le due mattonelle del progetto "Ifiori di Ravenna - città amica delle donne"

In occasione della Giornata mondiale dedicata all'eliminazione della violenza contro le donne, Linea Rosa ha illustrato il progetto #Ioposso all'atrio della stazione ferroviaria di Ravenna. Sono state quindi inaugurate le due mattonelle del progetto "Ifiori di Ravenna - città  amica delle donne". "Ghost Women. Donne fantasma. Donne. Senza volto, umane, fragili: donne di carta". È proprio da questa idea che Linea Rosa ha preso spunto per portare avanti un progetto di Guerrilla Marketing davvero originale. Per tutta la città di Ravenna si potranno osservare ben 500 sagome di donne stilizzate, realizzate in cartone e in pvc con lo slogan #Ioposso. Il numero non è casuale: questo infatti corrisponde all’incirca al numero di donne che ogni anno si rivolge al centro di prima accoglienza dell’associazione a Ravenna.

LA GIORNATA MONDIALE - Nel 1999 l’Onu stabilì “La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” a seguito dell’omicidio brutale delle tre sorelle Mirabal che nella Repubblica Dominicana rappresentavano una minaccia al governo dittatoriale. Queste, il 25 Novembre 1960, stavano andando a visitare i propri mariti in prigione, quando furono rapite, torturate e gettate da un precipizio con un auto così da simulare un incidente.  La ricorrenza si propone di sollecitare ogni Paese a cercare manifestazioni che aiutino a sensibilizzare le coscienze e informare cittadini di un disagio sempre più intollerabile.

Cos’è la Guerrilla Marketing - In generale è definibile come una forma di promozione pubblicitaria creativa che cerca di coinvolgere il pubblico in maniera non convenzionale.  Amnesty International, da sempre impegnata nella difesa dei diritti umani, nel 2009 è riuscita a mostrare quanto la facciata della normalità possa nascondere atti di violenza. Nelle fermate degli autobus erano presenti dei cartelloni con un’immagine apparentemente fissa di un coppia “serena” e una telecamera nascosta: una volta che lo sguardo dell’osservatore non era più indirizzato verso il cartellone però, questo cambiava mostrando il marito che picchiava la moglie. Il tutto manteneva costante l’affermazione “It happens when nobody is watching” (ovvero “Accade quando nessuno sta guardando”)

"È quindi molto significativo come la nostra città abbia volute rendere partecipe ogni Ravennate di una tematica così attuale, ma mai abbastanza discussa - affermano Emanuele D’Eliseo, Michele Matteucci, Francesca Sartori del Liceo Classico Dante Alighieri -. E' difficile immaginare la propria vicina di casa, la compagna di banco o la commessa del negozio preferito mentre subisce una violenza di qualsiasi genere. Linea Rosa dà uno spazio materiale a queste donne invisibili. Girando per il centro la gente ha commentato le sagome nei modi più diversi. La maggior parte ha intuito subito il loro significato e alla semplice domanda “Cosa può una donna?” si è illuminata: “Una donna può tutto”, “Può reagire tempestivamente”, “Non deve trovare scusanti alla violenza”, “Può tutto ciò che può un uomo”, “Una donna può vivere”".

Le donne possono. Io posso. Tu puoi. Non solo oggi - Ecco perché “Io posso": "le donne hanno il diritto di essere ciò che sono senza temere ripercussioni, hanno il diritto di alzare la voce ed esprimere la loro opinione, hanno il diritto di non soffrire tra le mura domestiche e tra le braccia di chi giura di amarle. Hanno il diritto di essere combattive e fragili, figlie e madri senza paura. Hanno il diritto di essere felici, perché possono essere felici", concludono.

Nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la stazione di Ravenna ha aderito ufficialmente al progetto dell’Associazione cittadina Linea Rosa I fiori di Ravenna – città amica delle donne, che prevede l’esposizione fuori dagli edifici pubblici e residenziali di mattonelle in mosaico con l’immagine di un fiore a calice, simbolo dell’attenzione della città nei confronti delle donne vittime di violenze. Quelle realizzate per la stazione ferroviaria rappresentano una rosa e un giglio, opera rispettivamente delle mosaiciste Luciana Notturni e Anna Fietta. Acquistate direttamente dai ferrovieri e da altri lavoratori della stazione, il ricavato sarà destinato a supportare le attività di  Linea Rosa.

All’inaugurazione, insieme ai lavoratori della stazione e agli studenti del Liceo Classico Dante Alighieri che hanno collaborato all’evento, erano presenti Giovanni Gualario - Responsabile delle stazioni dell’Emilia Romagna e Daniela Carrubba, responsabile dell’Unità Territoriale Romagna, insieme al Prefetto di Ravenna Francesco Russo, all’assessore alle politiche e cultura di genere del Comune Ouidad Bakkali, alla presidente di linea Rosa Alessandra Bagnara e a Marco Borazio, psicologo psicoterapeuta Servizio Muoviti della Cooperativa Sociale Libra.

Un’area dedicata della stazione ha poi ospitato filmati e una mostra sul tema della violenza contro le donne. I fiori della stazione si affiancano a quelli già esposti a Ravenna in altri luoghi quali Comune, Prefettura, Questura, Camera di Commercio, a testimonianza di una integrazione con il territorio che – ha ricordato Giovanni Gualario – fa parte del processo messo in atto dal Gruppo FS per la trasformazione delle stazioni in veri e propri hub intermodali e sempre più a misura di cliente. L’iniziativa - ha aggiunto Carrubba - è molto importante perché vede i ferrovieri del territorio in prima linea nell’affiancare l’impegno del Gruppo FS per promuovere inclusione e solidarietà sociale e contribuire al cambiamento dei comportamenti socio-culturali delle donne e degli uomini.


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