Cronaca

Minacce, tentativi di suicidio, poi volano anche coltelli: giornata da incubo per una ragazza

“Vi prego aiutatemi non ce la faccio più”. Queste le prime parole di una donna rivolte ai carabinieri che l’hanno salvata strappandola dalle braccia del suo stalker.

Quando il fidanzato diventa ex e successivamente un orco. Vicenda da incubo per una donna rumena di 30 anni, che lavora come hostess per eventi e risiede in una cittadina del padovano, ed un operaio 27enne residente a Faenza, ma originario dell’Albania. L'uomo, ossessionato dalla gelosia che aveva spinto la bella 30enne a chiudere la loro "storia", venerdì pomeriggio dopo averla convinta ad incontrarlo a Faenza per un ennesimo chiarimento e per restituirle le ultime cose che lei aveva lasciato in casa durante la loro relazione, l'ha costretta a salire sulla propria auto "sequestrandole" anche il telefonino. 

LA FUGA E L’INTERVENTO DEI CARABINIERI —  Con non poca fatica, la ragazza è riuscita a scendere dall'auto per tentare la fuga, ma lui l'ha inseguita per strada e dopo averla afferrata l'ha trascinata per riportarla indietro, sotto gli occhi di molti automobilisti di passaggio. La giovane è stata salvata dall’intervento immediato di una pattuglia dei carabinieri che fortunatamente si e' trovata a passare proprio in quel momento di massima tensione fra i due ex. È stata questa la scena da film quella alla quale alcuni automobilisti hanno assistito nei pressi della rotatoria di via San Silvestro. Mentre il 27enne albanese stava trattenendo la donna, un passante ha avvisato una pattuglia dei carabinieri di Fognano che si trovava in quella zona in quanto stava partecipando ai consueti servizi antifurto su Faenza organizzati dalla Iocale Compagnia.

OCCHIATACCE ALLA EX - I due militari dell'Arma, fra cui il Maresciallo Vincenzo Parrinello, Comandante della Stazione di Fognano, si sono precipitati a verificare la segnalazione e poco distante hanno trovato una coppia di persone in forte stato di agitazione. La donna sulle braccia aveva segni inequivocabili di una stretta poco sopra al gomito. L’uomo ha però tentato di minimizzare la cosa lanciando anche delle "occhiatacce" alla sua ex per convincerla a confermare la sua versione. I carabinieri, invece, hanno ritenuto opportuno approfondire l’episodio e dopo aver separato i due, li hanno portati entrambi nella caserma di via Giuliano da Maiano. 

L’INIZIO DELLA STORIA - Confortata dalle parole rassicuranti dei militari dell'Arma, la ragazza si e' confidata e dal suo racconto sono emersi mesi di persecuzioni e continue minacce di suicidio da parte del suo ex che non si era rassegnato alla fine della loro relazione amorosa. I due a maggio avevano iniziato una relazione amorosa e per brevi periodi avevano anche vissuto insieme a Faenza, dove il 27enne è domiciliato. Quando non si fermava in città, la donna tornava nel Padovano dove risiede insieme al figlio nato da un precedente matrimonio. 

CONVIVENZA BURRASCOSA - Durante la convivenza con l'albanese, pero', era venuta alla luce l'indole persecutoria dell'uomo, ossessionato da una morbosa gelosia che accendeva di frequente litigi e lo induceva a tenere sotto controllo il cellulare di lei. Dopo questi atteggiamenti la 30enne era ritornata sui suoi passi rendendosi conto che un futuro con quell’uomo non era proprio possibile a causa di quella gelosia quasi "patologica".  Così la giovane aveva deciso di tornare a casa sua in Veneto, con l'aiuto dell'ex-marito con il quale era rimasta in buoni rapporti. Da quel momento però il 27enne albanese ha vestito i panni dello "stalker" per convincere la donna a tornare con lui, infatti ha cominciato a perseguitarla con centinaia di telefonate e frequenti incursioni nel padovano, non solo a casa di lei ma anche sul posto di lavoro e dai suoi parenti. 

LO STALKING - L’escalation ininterrotta di comportamenti persecutori da parte dello stalker è proseguita per mesi al punto che la donna è stata costretta a cambiare le proprie abitudini a causa dell'ansia e della paura di incontrarlo visto che lui spesso si era anche appostato vicino casa sua arrivando anche a seguirla quando usciva di casa. Una volta l'uomo si era addirittura presentato presso la scuola dove la sua ex accompagnava il figlio e non era servito a nulla nemmeno bloccare i contatti con lui sui social per cercare di frenare quella forma di "amore ossessivo".

L’EPILOGO - L’epilogo della vicenda è arrivato venerdì a Faenza: la donna esasperata dalle telefonate dell'uomo a tutte le ore del giorno e della notte, ha accettato di vederlo ancora una volta per convincerlo a chiudere civilmente la cosa nonché per riprendersi le ultime cosa che aveva lasciato a casa di lui. Quando pero' e' arrivata a Faenza in treno, l'uomo ha ricominciato ad assillarla per non farla andare via arrivando al punto  di prendere alcuni coltelli e minacciare di tagliarsi le vene dei polsi per farla sentire in colpa.  La donna spaventatissima aveva afferrato i coltelli e li aveva riposti nella sua borsa,  poi aveva lasciato l’abitazione intenzionata a chiamare un taxi per farsi accompagnare alla Stazione Ferroviaria.  A quel punto l'uomo ha "perso la testa" e con la forza l'ha costretta a salire sull’auto. Vistasi persa, la 30enne ha cercato di telefonare con il cellulare all’ex marito per chiedergli aiuto ma il 27enne le ha strappato il telefono dalle mani. Non sono servite a nulla nemmeno le suppliche della donna per convincere l'uomo a lasciarla andare, anzi per strada lui aveva sfoderato un altro coltello minacciando ancora di volerla "fare finita". La donna a quel punto gli ha strappato l’arma e l'ha lanciata fuori dal finestrino. E' questo il momento in cui la coppia si e' trovata a transitare nei pressi della rotonda di via San Silvestro, ormai all’epilogo della complicata vicenda. 

L’ARRESTO - L’uomo si è distratto per la reazione della 30enne che le aveva strappato il coltello dalle mani e lei, accortasi della presenza della pattuglia dei Carabinieri poco distante, è riuscita a scendere dall'auto per correre verso i militari dell’Arma. Il suo ex è stato piu' veloce e dopo averla rincorsa l'ha afferrata per le braccia  trascinandola di forza sull’auto ma nel frattempo i carabinieri, avvisati anche da un passante, sono intervenuti ed hanno raccolto la supplica della donna che in lacrime ha detto loro : “non ce la faccio più, vi prego aiutatemi”. Lo stalker è stato arrestato in flagranza per violenza privata e denunciato per "atti persecutori" e "porto d’arma illegale", poi su disposizione del Pm Monica Gargiulo, è stato portato  in carcere a Ravenna.


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