Cronaca

Museo delle ceramiche, quattro anni di artisti d'eccezione: tra le mostre anche Picasso

Un quadriennio speciale, complesso e ricco di proposte di grande spessore storico artistico è quello che si sta configurando al Mic, Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza, che dal 2018 al 2021 ospiterà una media di tre o quattro mostre all’anno

Un quadriennio speciale, complesso e ricco di proposte di grande spessore storico artistico è quello che si sta configurando al Mic, Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza, che dal 2018 al 2021 ospiterà una media di tre o quattro mostre all’anno. Il museo ha approvato un piano di lavoro ricco e intenso indirizzato su tre livelli paralleli, che si muovono a partire dallo studio e dalla valorizzazione del proprio patrimonio: il primo dedicato alla riscoperta e alla ricerca di autori del territorio che hanno ricoperto un ruolo rilevante nella storia della ceramica, il secondo concentrato sulla realizzazione di importanti mostre, frutto della collaborazione con altre istituzioni nazionali e internazionali, il terzo dedicato alla contemporaneità.

“Si tratta di una progettualità molteplice e molto intensa che impegnerà il Mic su più livelli: abbiamo avviato una serie di contatti che speriamo nei prossimi mesi di concretizzare in un calendario definito dal 2018 al 2021 – spiega la direttrice Claudia Casali - L’idea è quella di affrontare argomenti e protagonisti dell’arte moderna e contemporanea in mostre temporanee, ma anche di valorizzare le nostre collezioni con interventi puntuali di riordino e riallestimento del nostro patrimonio nelle sezioni permanenti e nelle conseguenti pubblicazioni”.

Si sta già cominciando a lavorare su alcuni nomi, uno su tutti Pablo Picasso (il Mic possiede una serie di opere donate dallo stesso artista e importantissima è stata l'influenza di Picasso su artisti e scultori ceramici) con una mostra, tra il 2019 e il 2020, che sarà organizzata in collaborazione con il Museo Picasso di Parigi. Poi le esposizioni dedicate ad alcune delle più importanti manifatture europee: la Rosenthal di Selb (prevista nel 2020) che avviò la sua produzione di porcellane nel 1880 ed è ancora oggi una delle aziende europee più conosciute, la Manifattura Lenci (dal 3 marzo al 3 giugno 2018) che è stata una delle più importanti fabbriche italiane di produzione di piccole e grandi sculture d'arredo in ceramica nel primo dopoguerra, e infine un omaggio significativo a Galileo Chini, che si contraddistinse fin dagli esordi per l’alta qualità e i raffinati decori floreali liberty (2020). Sul versante faentino il Mic intende compiere un lungo percorso che attribuisca un riconoscimento a livello nazionale di maestrim tutti di nascita faentina, come Giovanni Guerrini, Pietro Melandri, Anselmo Bucci e Domenico Rambelli. Il primo di questi progetti verrà inaugurato il 4 novembre 2017 con “Achille Calzi, arti tra simbolismo e liberty”, un importante lavoro antologico mai fatto prima, curato da Ilaria Piazza e dedicato a un protagonista cardine della storia culturale e della produzione simbolista e liberty del nostro paese prematuramente scomparso.

Infine la parte dedicata al contemporaneo. Nel 2018 il Mic festeggia gli 80 anni del Premio Faenza per 60 edizioni con una rassegna speciale. Il Premio Faenza, dal 26 giugno al 7 ottobre del 2018, vedrà in mostra a Faenza le eccellenze internazionali contemporanee che al momento lavorano con la ceramica grazie alla curatela di critici d’arte internazionali appositamente coinvolti nella selezione. “Per celebrare questo prestigioso appuntamento - precisa la direttrice - abbiamo deciso di optare non per una “open call”, ma per una scelta curatoriale di maestri e talenti che hanno rappresentato e che oggi rappresentano la scultura ceramica internazionale nella loro ricerca innovativa. In questa selezione sono ovviamente esclusi i già Premi Faenza. Siamo al lavoro dalla primavera con una ventina di professionisti internazionali e abbiamo coinvolto le realtà ceramiche più interessanti. Il risultato sarà una mostra di grande eccellenza”. Poi ancora dal 28 aprile 2018 al 10 febbraio 2019 una mostra dedicata a Miquel Barceló, l’unico arista vivente a cui il Louvre abbia dedicato una mostra, e nel 2021 (ancora da confermare) Grayson Perry, uno degli artisti e ceramisti più importanti dell’Inghilterra. Non mancheranno le pubblicazioni per la valorizzazione delle porcellane e delle sezioni più archeologiche appartenenti alla collezione, oltre ai riallestimenti della sezione dedicata al design e alla ceramica popolare, dell’arte classica e del vicino oriente antico.  “Ci aspetta un grosso lavoro – conclude Eugenio Emiliani, presidente della Fondazione Mic - ma siamo sicuri che i nostri sforzi saranno premiati con un aumento dei visitatori e forse, chissà, riusciremo a convogliare anche una parte del turismo culturale a Faenza”.


Si parla di