Cronaca

Nuovo blitz, sotto sequestro cocaina per 1,2 milioni e il libro mastro dello spacciatore

Nuovo colpo inferto dalla Polizia di Stato allo smercio di cocaina in Romagna. I detective della Squadra Mobile della Questura di Forlì hanno arrestato un quarto membro della banda

Nuovo colpo inferto dalla Polizia di Stato allo smercio di cocaina in Romagna. I detective della Squadra Mobile della Questura di Forlì, assieme alla Mobile della città bizantina, hanno arrestato a Ravenna un quarto membro della banda, anch'egli albanese, per una grosso giro di spaccio di varie droghe in tutte le province romagnole. Il nuovo blitz ha fruttato il sequestro di ulteriori 1,6 chili di cocaina, 180 grammi di hashish e la cifra in contante di 24mila euro. Il lavoro della Squadra Mobile, diretta da Mario Paternoster, è stato capillare: lavorando su tutto il patrimonio informativo accumulato in pedinamenti e appostamenti, è stato possibile risalire alla rete che girava intorno al nucleo dei tre “grossisti”  arrestati con il blitz della scorsa settimana.

In particolare la Narcotici, guidata dal sostituto commissario Giovanni Neri, è riuscita ad individuare il canale che dalla casa-deposito smantellata a Bellaria porta a quello che viene considerato il “rivenditore” di Ravenna. D'altra parte gli indizi del legame sono evidenti: gli inquirenti hanno sequestrato una tavoletta di cocaina purissima del peso di un chilo identica a quelle già finite sotto sigilli precedentemente, che recavano tanto di marchio “Bolivia”. Questo soggetto, secondo le accuse, avrebbe rifornito un piccolo spacciatore attivo a Forlì: insomma, il cerchio si chiude e per la Mobile è evidente che l'attività di spaccio era ramificata e collegata su tutte le città principali romagnole.

TROVATO IL LIBRO MASTRO DELLO SPACCIATORE - LE FOTO ==> continua

Venerdì quindi il blitz a Ravenna, in centro, in zona Borgo San Rocco. I poliziotti sono piombati in una casa che il soggetto, Florian Damini, albanese di nazionalità italiana di 30 anni, condivideva con altri connazionali (risultati estranei alla vicenda). Nella sua camera la polizia ha rinvenuto, nella cassaforte, un chilo di cocaina purissima, altro mezzo chilo di coca già suddiviso in 480 dosi “a caramella”, i due etti di hashish e ben 24mila euro in contanti. La perquisizione ha permesso di scovare anche una pressa idraulica con cui, verosimilmente, venivano confezionati i panetti, materiale per il confezionamento e perfino il libro mastro in cui l'arrestato si annotava i clienti, i crediti e teneva i pegni di chi non pagava subito (assegni scoperti e patenti di guida). Nel comodino c'erano mille euro in contanti, somma che – ritengono gli inquirenti – era quanto necessario per il divertimento del weekend.

Colpisce la grande sicurezza dell'albanese: accanto all'attività di deposito e piccolo laboratorio di confezionamento, il soggetto non disdegnava l'attività di spaccio al dettaglio, tanto che era stato notato un via vai di sospetti consumatori anche nel corso delle osservazioni della Polizia, durate alcuni giorni prima del blitz. Le due attività della Mobile presentano assieme dati notevoli, che ne fanno una delle più grandi operazioni anti-droga del nostro territorio: 6 chili di cocaina, 54mila euro in contanti, due chili di marijuana, 200 grammi di hashish sequestrati. Per il  valore commerciale, la droga avrebbe fruttato, una volta immessa sul mercato, oltre 1,2 milioni di euro. 


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