Cronaca

Panini con avocado e porchetta e chili di mora romagnola: 'MamaEli' apre una gastronomia sudamericana fusion

L'idea è di Elisa Siroli, 39enne romagnola meglio conosciuta come 'Mama Eli', che da anni 'sfama' i clienti a bordo del suo colorato food truck vintage nei mercatini in giro per l'Italia

Elisa nel suo nuovo locale

Cosa succede quando la porchetta incontra l'avocado? Quando il burrito viene sì riempito di chili, ma di mora romagnola? Nascono così nuovi abbinamenti di sapori inaspettati ed esplosivi. E nasce così 'Mamita', il nuovo locale-gastronomia di cibo sudamericano che il 2 giugno inaugura al civico 12 di via Capua a Cervia (per l'occasione saranno presenti anche alcuni mariachi originali messicani). L'idea è di Elisa Siroli, 39enne romagnola meglio conosciuta come 'Mama Eli', che da anni 'sfama' i clienti a bordo del suo colorato food truck vintage nei mercatini in giro per l'Italia - l'avrete sicuramente vista in occasione del Mercato Europeo che ogni anno si tiene a Cervia.

"Dopo mesi di sacrifici e due anni passati a eventi-zero causa Covid, che ha creato un brusco stop per il lavoro del mio foodtruck, con tanti sacrifici ho aperto il mio primo piccolo locale di gastronomia streetfood del Sudamerica - spiega Elisa - Ho sempre viaggiato tanto e mi è sempre piaciuto sperimentare le culture del posto, e girando il mondo ho notato che lo street food va tantissimo.  La mia filosofia è quella di fare cose innovative ma attingendo molto dalle tradizioni della mia terra, per cui la mia è una cucina un po' fusion-gourmet. Ad esempio c'è un burrito ripieno di fagioli messicani, avocado, riso, mais e chili di mora romagnola. Oppure il panino 'Havana' con formaggio cubano e porchetta di maialino arrosto marinata agli agrumi, o i 'coxihna', che sono degli arancini brasiliani. Poi ci sarà una vetrina gastronomica con piatti che cambieranno tutti i giorni, come la ceviche di pesce peruviana o la feijoada brasiliana. Il tutto con materie prime che seguono la stagionalità e, per quanto possibile, il chilometro zero (anche se con elementi come mango o avocado ovviamente è impossibile). Non faremo servizio al tavolo ma i clienti avranno la possibilità di mangiare qui e, più avanti, vorrei costruire anche un pergolato. In cucina c'è una cuoca colombiana e lo staff è praticamente tutto sudamericano".

E, proprio sullo staff, Elisa non perde l'occasione per lanciare una "frecciatina" agli imprenditori che lamentano la carenza di personale: "Io ammetto di aver avuto tanta fortuna, ed effettivamente per trovare un aiuto cuoco ci ho messo un po', però i miei dipendenti sono tutti bravissimi, sono ragazzi meravigliosi, e io per loro sono un'amica, a volte anche una mamma più che una titolare. Pago bene, faccio in modo che abbiamo sempre il giusto riposo, mi piace che crescano e si sentano gratificati. Se loro stanno bene, sono ben pagati e vengono trattati bene poi rimangono".


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