Cronaca

Ha massacrato la moglie con un bastone: arrestato il noto dermatologo Matteo Cagnoni

A dare l'allarme sono stati i familiari, che non riuscivano a contattarla telefonicamente da alcuni giorni.

L'esterno della villa in via Genocchi

E' stata trovata senza vita nello scantinato di casa, con il cranio massacrato. Il macabro ritrovamento è stato effettuato nel cuore della nottata tra domenica e lunedì in una villa in via Padre Genocchi, nei pressi dei giardini pubblici. La vittima, Giulia Ballestri, avrebbe compiuto 40 anni il prossimo 17 novembre. Le ultime notizie della donna risalivano a giovedì, quando aveva inviato un messaggio al fratello (il contenuto non era preoccupante). La denuncia di scomparsa è stata presentata domenica. La morte risale probabilmente a 72 ore prima del ritrovamento.

AGGIORNAMENTO DEL 20/09/2016: LE MOTIVAZIONI DEL FOLLE GESTO

LE INDAGINI - Subito si sono attivati gli agenti della Volante, affiancati dai Vigili del Fuoco. Entrati in casa, gli uomini in divisa hanno trovato il corpo della donna senza vita. Sul posto si è portato il medico legale per una prima ispezione cadaverica. Fin da subito la pista seguita dagli inquirenti, coordinati dal procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini e dal sostituto Cristina D'Aniello, è stata quella dell'omicidio.

La Squadra Mobile ha fermato il marito Matteo Cagnoni, noto dermatologo di Ravenna (QUI LA SUA BIOGRAFIA). Dovrà rispondere delle accuse di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Il quadro probatorio nei confronti del 51enne è stato definito “sostanzioso” dal sostituto procuratore D’Aniello. Tra gli elementi rientra anche il fatto che a possedere le chiavi della villa, trovata chiusa a chiave e con l’allarme inserito, fossero solo Cagnoni e la moglie. Non si sa con quale pretesto l’assassino abbia portato la vittima nella villa familiare del dermatologo.

IL FERMO – Cagnoni è stato bloccato nella villa della sua famiglia a Firenze, in via Bolognese. Gli agenti della squadra contrasto al crimine diffuso, diretti dal commissario capo Maria Assunta Ghizzoni, hanno bloccato il 51enne prima che si allontanasse. Quando la villa era già accerchiata, il dermatologo si sarebbe allontanato a piedi lungo via Faentina, per tornare indietro poco dopo. Una volta braccato ha detto: "Voglio un avvocato". In casa dei genitori sono stati ritrovati dei soldi su un letto e i passaporti dei tre figli della coppia, dai 6 agli 11 anni. Al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine i piccoli stavano dormendo.

IL MACABRO RITROVAMENTO - Il corpo della donna, con solo il reggiseno addosso, è stato trovato in uno scantinato. Sarebbe stata colpita più volte alla testa con un bastone. Poi è stata trascinata nello scantinato. In casa è stata trovata l'impronta di una scarpa da uomo. Dai primi accertamenti si stima che la morte risalga a venerdì scorso. La coppia stava da tempo vivendo una profonda crisi coniugale, con la donna intenzionata alla separazione. La Scientifica ha trovato tracce di sangue anche al primo piano e al piano rialzato della villa, segnale che la violenza si è consumata in più di una stanza. La quantità maggiore è stata trovata nello scantinato, dove l’assassino l’ha trascinata. Evidenti sul craino anche i colpi ricevuti dai gradini. Il 51enne avrebbe ulteriormente infierito con ferocia, tanto da causare anche la perdita di materia cerebrale.

CHI E' IL DERMATOLOGO? ECCO LA SUA BIOGRAFIA

I RILIEVI - Le analisi della Polizia Scientifica sono andate avanti tutta la notte e altri sopralluoghi sono stati effettuati lunedì mattina, ispezionando anche il vicino giardino pubblico che, data la "geografia" di quell'angolo di centro città, potrebbe essere l'ideale via di fuga dell'omicida, nascosto dalle frasche degli alberi. Il luogo ora posto sotto sequestro dalle autorità con il classico nastro bianco-rosso è una bella e ricca villa padronale che si trova ai margini dei giardini pubblici, l'ultima abitazione sulla destra prima dell'ingresso dell'area verde. Sbigottiti i vicini di casa che nella notte si sono ritrovati una grande concentrazione di forze dell'ordine e di mezzi di soccorso, con la chiusura della piccola strada per permettere i rilievi e la ricerca di eventuali tracce nei paraggi.

LE REAZIONI - "Siamo addolorati e sgomenti di fronte all’ennesimo omicidio di una donna per mano, quasi certamente, di un uomo. Questa tragedia colpisce la nostra comunità, ma purtroppo drammi analoghi si verificano troppo spesso in Italia e non solo - afferma il sindaco Michele De Pascale e l'assessore alle Politiche e cultura di genere, Ouidad Bakkali -. Ravenna, insieme all’associazione Linea Rosa, è quotidianamente al lavoro per proteggere le donne vittime di violenza e per fare cultura e prevenzione attraverso iniziative che coinvolgono l’intera comunità. Il dolore ci travolge, ma episodi come questo devono spingerci a proseguire con ancora maggiore impegno e determinazione su questa strada. Confidiamo nelle forze dell’ordine affinché le responsabilità dell’accaduto vengano chiarite al più presto ed esprimiamo la nostra totale vicinanza ai famigliari della vittima". 

PD - "Mi unisco al dolore e al cordoglio per l'ennesimo episodio di violenza nei confronti di una donna, molto probabilmente per mano di un uomo - afferma il segretario provinciale del Pd di Ravenna, Eleonora Proni -. Ma di fronte a una strage divenuta ormai quotidiana non sono sufficienti parole di dolore e di cordoglio. Certo sono importanti gli interventi legislativi, le misure di prevenzione, l'impegno delle forze dell'ordine, il sostegno ai centri violenza, ma occorre fare di più: occorre un'assunzione di responsabilità, di consapevolezza generale che coinvolga ogni elemento della società (uomini, donne, istituzioni, scuole e politica) in un impegno di carattere culturale ed educativo. Occorre far crescere, a tutti i livelli, la cultura del rispetto della libertà delle donne, combattere gli stereotipi, educare alla relazione e al rapporto affettivo".

CGIL -  La Cgil di Ravenna "esprime sgomento per l'ennesimo femminicidio. L'uccisione di Giulia Ballestri colpisce l'intera nostra comunità. Ancora una volta una donna è vittima, stando alle prime ricostruzioni dei fatti, dell'incapacità di un uomo di affrontare le problematiche relazionali all'interno della coppia. E' sempre più evidente la necessità di insegnare fin dalla primissima età l'importanza del rispetto e del reciproco riconoscimento. Il femminicidio in Italia rappresenta sempre di più un'emergenza a cui bisogna contrapporre azioni concrete. Prima ci sarà una presa di coscienza collettiva, prima metteremo argine a questo dramma ricorrente. La Cgil ribadisce la necessità che non vengano tagliati i fondi per i centri antiviolenza e per i nuovi centri d'ascolto dedicati agli uomini maltrattanti.  In questo momento di dolore il pensiero della Cgil è rivolto ai figli e ai familiari della vittima a cui va la nostra vicinanza".


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