Cronaca

La peer education per informare i ragazzi del distretto faentino sui comportamenti a rischio

"La metodologia del progetto prevede l'utilizzo del modello della peer-education", racconta Carmen Lombardo, socia della cooperativa Zerocento a cui il consorzio A.Te.Se. ha affidato la gestione del progetto

Entrerà nei prossimi mesi nella sua fase più intensa il progetto "Scelgo quindi sono", finanziato dalla Regione Emilia Romagna, presentato dall'Unione dei Comuni della Romagna Faentina in collaborazione con Consorzio A.Te.Se. Il sindaco di Solarolo Fabio Anconelli, referente per l'Unione dei Comuni per le Politiche Giovanili, ha evidenziato la profonda volontà politica che in questi anni i comuni dell'Unione hanno messo in gioco per far sì che all'interno del territorio del distretto ci si impegnasse per le politiche giovanili.

"Pur alla presenza di territori molto differenti, abbiamo scelto di portare avanti un'azione integrata - ha aggiunto Anconelli -. I ragazzi si muovo tra i vari territori e le risposte non possono essere portate avanti in maniera isolata e autonoma. Come i vari comuni stanno lavorando unitamente anche dal punto di vista progettuale, anche questo progetto mostra che quando si uniscono le capacità e le professionalità tra le varie agenzie territoriali si ha la possibilità di ambire a risultati importanti.".

"La metodologia del progetto prevede l'utilizzo del modello della peer-education", racconta Carmen Lombardo, socia della cooperativa Zerocento a cui il consorzio A.Te.Se. ha affidato la gestione del progetto. "In pratica i ragazzi più grandi frequenteranno una serie di incontri formativi sui principali comportamenti a rischio presenti nell'adolescenza; successivamente metteranno il loro sapere a disposizione dei ragazzi delle Scuole Secondarie di Primo Grado e con loro andranno a costruire una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione indirizzata ai ragazzi del comprensorio.".

Un ampio lavoro di rete coinvolge in questo progetto l'Azienda USL di Ravenna (con gli operatori del Ser.T. e del Consultorio Giovani) e gli operatori dell'Istituto Oncologico Romagnolo, oltre che le scuole secondarie del distretto e gli spazi aggregativi pomeridiani dei comuni del comprensorio.


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