Cronaca

"Ravenna la bella": tra i 5 monumenti più visitati della Romagna quattro sono ravennati

Anche nel 2017 la Romagna visit card vede la città bizantina protagonista: complessivamente i quattro siti hanno fatto registrare già 1.100 ingressi

A Ravenna è partita decisamente con il piede giusto la Romagna visit card 2017, la card turistica della destinazione unica di Romagna che integra e mette in rete l’offerta delle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e, da quest’anno, anche Comacchio con il territorio ferrarese. Anche nel 2017 la “destination card”, nata da un progetto della provincia di Ravenna, vede la città bizantina protagonista. Non è un caso, infatti, se tra i primi cinque siti culturali e monumenti più visitati in tutta la Romagna, da febbraio a maggio, ben quattro siano ravennati. Il primato va alla mostra Art Déco ai Musei San Domenico di Forlì, mentre sul secondo gradino del podio c’è infatti la Domus dei Tappeti di Pietra, seguita dal Mausoleo di Teodorico, dalla Cripta Rasponi e Giardini Pensili e dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe: complessivamente, i quattro siti hanno fatto registrare già circa 1.100 ingressi da parte dei possessori della card.

A quattro mesi dal lancio, le card vendute nel ravennate sono state oltre 500, quasi la metà di quelle acquistate nei punti vendita di tutta la Romagna. A queste si aggiungono quelle in formato digitale, opzione che è stata preferita dal 20% degli utenti complessivi (nel 2016, in questo stesso periodo, erano stati l’8%). Ad acquistarle, soprattutto italiani, per circa un terzo provenienti da altre regioni. In totale sono 54 i siti a ingresso gratuito compresi nell’offerta della card, ai quali si aggiungono oltre 60 proposte ad ingresso ridotto, con sconti fino al 50%: cultura, natura, eventi, benessere e divertimento. La tessera include tutte le eccellenze e gli ambiti che rendono unico il territorio agli occhi del turista, senza dimenticare le agevolazioni sui trasporti, grazie alle collaborazioni con Start Romagna e con i servizi (shuttle) che collegano Ravenna e Cervia all’aeroporto di Bologna. Il tutto al costo di 17 euro, a fronte di un risparmio complessivo calcolato di 260 euro rispetto all’acquisto dei singoli biglietti a prezzo intero. Valida fino al prossimo 6 gennaio, la card consente di visitare la Romagna più volte nel corso dell’anno (unica condizione: ogni sito è fruibile una volta sola) e può essere acquistata on line o nei 70 punti vendita.

Il progetto Romagna visit card, studiato e gestito dall’Ati econstat (Bologna) e Integra solutions (Forlì), specializzati rispettivamente nella promozione turistica e nel marketing territoriale, è realizzato in collaborazione con le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, il comune di Comacchio e Apt Servizi. Patrocina l’iniziativa il Polo Museale dell’Emilia Romagna. Principale sostenitore è Romagna Acque che, per il secondo anno consecutivo, ha scelto di rafforzare il legame con il proprio territorio di riferimento e con la comunità a cui da oltre 50 anni rivolge i propri servizi.


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