Cronaca

Referendum: Ravenna tiepida col premier, ma il resto della provincia dice "sì"

Ravenna molto tiepida sul "sì", dove comunque ha vinto anche se di stretta misura, mentre più ampio e solido è stato l'andamento del "sì" nel territorio provinciale

Ravenna molto tiepida sul “sì”, dove comunque ha vinto anche se di stretta misura, mentre più ampio e solido è stato l’andamento del “sì” nel territorio provinciale. E’ quanto ci restituisce l’analisi dei dati elettorali della provincia ravennate, che si posiziona tra le 12 in Italia che hanno visto la vittoria dell’opzione positiva alla riforma. Se il “no” è il rosso e il “sì” il verde, come da colori standard in tutte le grafiche sui risultati elettorali del referendum costituzionale di domenica, allora il ravennate non è più una “roccaforte rossa”, ma una “roccaforte verde”.

Infatti, la provincia di Ravenna non ha fatto mancare il suo appoggio al premier dimissionario. E’ la settima in Italia per voto favorevole a Renzi, se così si può interpretare il referendum costituzionale di domenica (dopo Firenze, Prato, Siena, Arezzo, Modena e Bolzano). Tuttavia l’andamento è stato piuttosto peculiare: a Cervia ha prevalso per una cinquantina di voti il “no”, mentre a Ravenna il “sì” non ha realmente sfondato. I voti per il “sì” sono stati 45.596, vale a dire appena 1.500 in più rispetto al “no”, che si sono fermati a 44.046. In termini percentuali il “sì” è arrivato al 50,9% mentre il “no” al 49,1%.

Se Ravenna è stata tiepida, la stessa cosa non si può dire degli altri Comuni. Tutti (tranne Russi e Cervia) si sono espressi favorevolmente alla riforma, con Alfonsine, per esempio, che ha segnato il 58% per il sì. Anche a Faenza la vittoria del “sì” è stata netta: i voti di scarto sono stati più di tremila, 18.160 per il “sì” rispetto ai 15.057  per il “no”. In termini percentuali si tratta di un’affermazione del sì a Faenza col 54,7% rispetto al no al 45,3%.

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REAZIONI - Commenta Giovanni Paglia di Sinistra Italiana: "Ha vinto la Costituzione, che apparteneva a tutti e continua a farlo. Sono stati sconfitti Matteo Renzi e il suo populismo dall'alto, il tentativo di cambiare le regole a proprio uso e consumo e la ricerca del plebiscito.  Voglio ringraziare tutti quelli che in questi mesi di impegno e poi nelle urne ci hanno permesso di ottenere un risultato straordinario, in cui c'è anche molto voto di sinistra.  Ora si tratterà di scrivere tutti insieme una legge elettorale che riconcili cittadini e Parlamento, senza fretta e ricatti, per poi tornare al voto.  Io lavorerò perché per allora sia in campo una sinistra forte e unita, che sappia rispondere a quelle che continuano a essere le vere emergenze del Paese, lavoro, disuguaglianza e povertà".

“Anche a Faenza, il sì al referendum non ha sfondato” - “In una città dove governa un sindaco renziano, dove sono presenti un senatore e una consigliera regionale ultra renziani il sì al referendum non ha sfondato, a differenza di quanto è stato predicato dal Pd faentino”. Con questa parole parte la disamina del voto da parte del Consigliere Regionale della Lega Nord Andrea Liverani, in merito all’esito del voto referendario di domenica. “Faenza, così come tutta la provincia, è stata inondata dalla propaganda per il sì, incontri su incontri, banchetti e volantini ovunque, ma nonostante ciò il "No" ha tenuto bene, assestandosi al 45% - aggiunge -. Nonostante ciò Faenza si è posta in maniera differente rispetto al dato nazionale, ma per noi è una vittoria”.

Prosegue il leghista: “Abbiamo fatto una campagna impari, dove il sì ha impiegato tutti i metodi di informazione per propagandare la riforma, mentre noi, con risorse più esigue, ci siamo limitati al solo parlare con la cittadinanza e all’informare. Per le forze messe in campo dal Pd, ci attendavamo una vittoria schiacciante del Sì, ma a quanto pare la gente ha ascoltato noi della Lega e di tutti i comitati del No, e ha voluto difendere la nostra Costituzione”.

Conclude Liverani: “La tenuta del No è un bel risultato, ma la vera vittoria è stata la partecipazione popolare, perché da anni non si arrivava a percentuali di affluenze come quelle di questo referendum. Vuol dire che la gente, quando deve difendere le proprie libertà, si informa, va a votare e soprattutto non si nasconde dietro a simboli di partito. Per questo io e la Lega Nord manfreda, vogliamo ringraziare tutti colori che hanno speso il loro tempo per esercitare il loro diritto al voto.”

M5S Faenza - "La Costituzione più bella del mondo è salva - commentano Andrea Palli, Massimo Bosi e Marilena Mengozzi del Movimento 5 Stelle di Faenza -. Gli italiani hanno espresso chiara la loro volontà di difendere la sovranità popolare. Che gioia rivedere quelle percentuali di affluenza, quella voglia di partecipazione! Che bello vedere l'80% di No nella fascia 18-34 anni. Nella nostra regione, e a Faenza in particolare, il Sì ha tenuto, ma ce l'aspettavamo. In questo fighetto "paesotto" piccolo borghese, democristiano fino all'osso, tra interessi e favori, tutto è sempre stato più difficile. Ma noi non molliamo, perchè questa città l'amiamo. Continuate pure a definirci populisti, con quel termine che bolla tutto ciò che non capite e non comprendete, a chiamarci fascisti a sinistra e comunisti a destra, a definirci "grullini" schiavi del Sacro Blog e della Casaleggio Associati. Continuate pure. Noi intanto, con sempre più forza, saremo nelle piazze, nei mercati, tra la gente, faremo banchetti, assemblee, incontri. Continueremo ad impegnarci al massimo fuori e dentro il Consiglio comunale. Tutto senza nessun tipo di tornaconto, tanto meno economico. Solo per quella passione disinteressata, quella voglia di mettersi in gioco, di essere cittadinanza attiva, di partecipare. Quella che ci ha fatto nascere, quella che porterà i cittadini a governare questa città e questo Paese".

"Un velo pietoso sul comportamento dei media italiani, anche quelli locali, che hanno censurato, snobbato e denigrato le ragioni e e le iniziative del fronte del No. La vostra vergognosa faziosità è pari solo alla percezione totalmente errata che avete della gente comune, della realtà - concludono -. E' stata una campagna referendaria massacrante. Grazie di cuore ad Alessandro Messina ed a tutto il Comitato faentino, a tutti i rappresentanti di lista che hanno lavorato nei seggi, ai partiti, movimenti ed associazioni del fronte progressista del No. E' stato bello, gratificante e stimolante condividere insieme questa lunga e difficile battaglia".


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