Cronaca

Scritte 'no vax' alla sede dell'Opi: "Il nostro interesse è sempre stato la tutela del cittadino"

Un attacco diretto al mondo della sanità. Il presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ravenna: "In questi due anni ci siamo mossi sempre in ottemperanza alle norme di legge"

Le scritte 'no vax' fuori dalla sede dell'Ordine delle professioni infermieristiche (foto Massimo Argnani)

Un attacco diretto e simbolico. Nella notte fra giovedì e venerdì sono state imbrattate con scritte rosse e simboli 'no vax' varie sedi sindacali e la sede dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ravenna, quest'ultima in piazza Bernini, nel cuore del quartiere Alberti. "Scienza imposta, dittatura nascosta. Coi vaccini fate morire e ammalare, ma voi dovreste curare", recita una delle scritte sul muro della sede dell'ordine medico, dove si trova anche l'ufficio del Giudice di Pace.

Un blitz diretto a uno dei simboli del mondo sanitario e che prende di mira proprio l'obbligo vaccinale. "Ci discostiamo da questo atto, ovviamente. L'ordine in questi due anni si è mosso sempre in ottemperanza alle norme di legge - dichiara Alex Zannoni, presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Ravenna - Noi non possiamo sottrarci a questo dovere. Il nostro interesse primario è sempre stato la tutela del cittadino".

Un attacco che, come precisa Zannoni, era direttamente rivolto a Opi, visto che veniva espressamente citato da alcune scritte, ma che ha finito per imbrattare anche le targhe di alti ordini sanitari, ovvero l'Ordine della professione di ostetrica, quello dei tecnici sanitari e quello dei medici veterinari. Già intervenute in mattinata le forze dell'ordine per i necessari rilievi. Per giungere alla identificazione dei responsabili, gli investigatori potrebbero utilizzare anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

Il presidente dell'Opi ringrazia per l'appoggio il prefetto De Rosa, che ha convocato nei prossimi giorni una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nel frattempo, solidarietà e vicinanza arrivano anche dal Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) di Ravenna all’ordine degli infermieri, così come alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil nonché alla Confesercenti "vittime del vile gesto che nella notte hanno toccato le loro sedi di Ravenna e nel comprensorio".


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