Cronaca

Trasformano il garage in un piccolo laboratorio della droga: coppia nei guai

Gli ultimi a cadere nelle rete degli uomini dell'Arma sono un tunisino di 29 anni ed un'italiana di 32 anni

Sale a 12 il numero di persone arrestate dall’inizio dell’anno per spaccio di droga dai Carabinieri della Compagnia di Ravenna. Gli ultimi a cadere nelle rete degli uomini dell'Arma sono un tunisino di 29 anni ed un'italiana di 32 anni che aveva trasformato il garage della propria abitazione in un piccolo laboratorio di stupefacente. Il tutto è iniziato quando i militari hanno notato l'extracomunitario, una vecchia conoscenza dei Carabinieri di Lido Adriano, con precedenti per droga, aggirarsi per il centro di Ravenna: l’uomo si era da poco trasferito in città per “cambiare aria” e sfuggire ai quotidiani controlli a cui i Carabinieri di Lido Adriano lo sottoponevano e che gli impedivano di fatto di esercitare la sua illecita attività.

Ai militari del Nucleo Operativo della Compagnia e di Lido Adriano questo trasferimento non poteva di certo passare inosservato; così hanno organizzato un prolungato servizio di osservazione in prossimità dell’appartamento che il tunisino condivideva una italiana 32enne. I militari hanno annotato tutto ciò che accadeva lì attorno constatando così un via vai di assuntori di stupefacenti, ma anche di soggetti noti come pusher, poiché già arrestati in flagranza di spaccio. Questi a qualsiasi ora entravano ed uscivano velocemente da quella casa anche più volte a giorno.

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IL BLITZ - Venerdì pomeriggio gli uomini dell'Arma hanno fatto irruzione nell’abitazione, rinvenendo nel garage tutto il kit per produrre panetti da mezzo-chilo di eroina e confezionare dosi di stupefacente: è stato rinvenuto un grosso quantitativo di sostanza da taglio e l’eroina purissima pronta per essere raffinata. A conferma dell'attività di spaccio sono state rinvenute mazzette di denaro. Accertati i fatti la coppia è stata arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Condotti a giudizio sabato mattina, dopo la convalida e la richiesta dei termini a difesa, ad entrambi gli è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di Ravenna, con permanenza notturna nell’abitazione, in attesa della nuova udienza.


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