Cronaca

Truffe nel commercio di auto usate: incastrata la banda criminale, 12 arresti

Lo stesso provvedimento dispone, peraltro, il sequestro preventivo di 18 ditte individuali operanti nel settore del commercio d’auto usate e dei relativi complessi d’azienda

Foto Massimo Argnani

25 misure cautelari - di cui 5 in carcere, 7 in regime domiciliare e 13 con l'obbligo di presentazione alla polizia. Sulla scorta di risultanze probatorie acquisite nel corso di una articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna - procuratore Alessandro Mancini e sostituto procuratore Angela Scorza - e condotta tra il 2018 e i primi mesi del 2019 dalla Polizia di Stato (Squadra Mobile e Polizia Stradale di Ravenna) e dalla Guardia di Finanza di Ravenna, il Gip presso il Tribunale di Ravenna (Sabrina Bosi) ha emesso un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale e reale nei confronti di 25 persone.

A carico delle stesse sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine al reato di associazione a delinquere al fine di commettere più delitti di truffa nell’esercizio dell’attività di vendita di veicoli usati, riferibile a cittadini rumeni ai quali è inoltre contestato il reato, in concorso tra loro, di trasferimento fraudolento di valori per aver attribuito fittiziamente, a diversi prestanome connazionali, la titolarità di imprese individuali e dei relativi beni aziendali.

Lo stesso provvedimento dispone, peraltro, il sequestro preventivo di 18 ditte individuali operanti nel settore del commercio d’auto usate e dei relativi complessi d’azienda. Mercoledì mattina il personale delle Squadre Mobili e Polizia Stradale di Ravenna e Brescia, supportato dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna Orientale di Bologna e dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, ha dato corso all’esecuzione delle 25 misure restrittive nel territorio ravennate e bresciano, da eseguirsi in carcere per cinque di loro, 7 in regime domiciliare e 13 con l’obbligo di presentazione alla polizia, con contestuale sequestro delle imprese interessate e perquisizione delle ditte e delle abitazioni dei soggetti destinatari del provvedimento cautelare.

Foto Massimo Argnani


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