Economia

Credito cooperativo, pronti ad attuare la Riforma: "Se si interrompesse sarebbe un grave danno per tutti"

Le dichiarazioni contenute nella nota congiunta diffusa a livello nazionale dai principali gruppi bancari cooperativi protagonisti della Riforma

Confcooperative, Federcasse, Iccrea Banca, Cassa Centrale Banca, Cassa Centrale Raiffeisen Banca nell’interesse delle Bcc, Casse Rurali e Raiffeisenkassen chiedono che il Governo e il Parlamento confermino la linea salvaguardata e valorizzata dalla Riforma che tutela l’identità mutualistica, il ruolo e la capacità competitiva delle Bcc, Casse Rurali e Raiffeisenkassen affinché queste possano continuare a essere anche per il futuro protagoniste nel concorrere alla costruzione del bene comune. Sono le dichiarazioni contenute nella nota congiunta diffusa a livello nazionale dai principali gruppi bancari cooperativi protagonisti della Riforma.

"Siamo pronti e auspichiamo - si legge nella nota - un confronto costruttivo con il Governo e il Parlamento Italiano finalizzato a condividere tutti questi obiettivi. Allo stesso tempo ci auguriamo che il Governo possa contribuire - nei confronti del Parlamento Europeo e della Commissione UE - a riequilibrare una produzione normativa e regolamentare in favore di una legislazione realmente proporzionale e adeguata rispetto a banche che hanno dimensioni, complessità e finalità imprenditoriali differenti. È interesse di tutti, e in particolare delle banche affiliate, dei soci, delle imprese e delle comunità territoriali, che la Riforma parta nei tempi attualmente previsti dalla normativa, con l’avvio dei Gruppi Bancari Cooperativi programmato al più tardi per il 1 gennaio 2019".

Anche a livello locale, la nostra Bcc (La Bcc ravennate, forlivese e imolese) auspica un proseguimento del percorso di Riforma: "Il programma di attuazione della riforma del sistema delle Bcc è in dirittura di arrivo: Iccrea Banca, di cui la nostra Bcc è socia fin dalla costituzione, ha presentato alla Bce l’istanza di costituzione del Gruppo e si attende il provvedimento di autorizzazione entro la fine di agosto 2018 - dichiara Secondo Ricci, presidente La Bcc ravennate, forlivese e imolese - Le Bcc virtuose conserveranno la loro autonomia e il loro ruolo sul territorio, nelle relazioni con i soci e con i clienti: la gestione del credito alle imprese e alle famiglie e l’erogazione di tutti i servizi rimarranno quindi in capo alle singole Bcc. Essere parte della Capogruppo potrà portare solo benefici in termini di disponibilità di prodotti di Gruppo e maggiore efficacia commerciale. Se il percorso di realizzazione della Riforma del sistema bancario cooperativo si interrompesse, il danno per tutte le Bcc, per i soci e per i risparmiatori sarebbe notevole. La nostra Bcc rimarrebbe una delle prime in Italia e non avrebbe difficoltà a confermare i propri coefficienti patrimoniali e la propria solidità. Verrebbero però meno tutte le possibilità di contenimento dei costi e di realizzazione di sinergie di gruppo che auspichiamo da tempo. Invitiamo, quindi, tutti i soggetti in campo a tenere conto dei nostri valori e della nostra missione e rimaniamo disponibili a valutare eventuali proposte migliorative e non penalizzanti rispetto ad un percorso già avviato e ampiamente condiviso, che sta per essere realizzato".


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