Economia

Distretto della costa a burocrazia zero, ma non per le spiagge. Legacoop: "E un paradosso"

"È un evidente paradosso. Le spiagge sono un bene demaniale e quindi rimangono escluse dalle procedure del decreto Bray", spiega il funzionario con delega al Turismo di Legacoop Romagna, Antonio Zampiga

Una zona "a burocrazia zero" lunga 110 chilometri: è il distretto turistico della costa emiliano-romagnola che si estende fino a Cattolica. Ma che esclude dalle procedure semplificate proprio le spiagge, ovvero il "cuore" dell'offerta rivolta ai vacanzieri che si recano nella nostra regione. È quanto purtroppo emerge da un'analisi attenta della nuova normativa, come quella proposta dal Prefetto di Forlì-Cesena che nei giorni passati ha riunito attorno allo stesso tavolo i rappresentanti del mondo balneare e delle Istituzioni, compreso l'assessore regionale al Turismo, Maurizio Melucci.

«È un evidente paradosso. Le spiagge sono un bene demaniale e quindi rimangono escluse dalle procedure del decreto Bray», spiega il funzionario con delega al Turismo di Legacoop Romagna, Antonio Zampiga. Legacoop Romagna associa le cooperative degli esercenti balneari delle province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena. Tutte le spiagge e i relativi imprenditori restano esclusi dall'applicazione della norma, che mira ad assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano per creare opportunità d'investimento, semplificare l'accesso al credito e velocizzare i rapporti con le pubbliche amministrazioni.

«L'idea è buona, ma se l'obiettivo è davvero quello di riqualificare e rilanciare l'offerta turistica della costa emiliano-romagnola a livello nazionale e internazionale crediamo che la spiaggia sia un elemento essenziale di tutto il sistema. Sappiamo che non è facile affrontare il tema della demanialità, ma da questo punto di vista abbiamo apprezzato sia il lavoro attento del Prefetto di Forlì-Cesena, Erminia Rosa Cesari, che ringraziamo, quanto le aperture dell'assessore regionale Melucci, che si è detto disponibile ad affrontare il dossier in tempi rapidi, nel tentativo di introdurre elementi di forte semplificazione anche in ambito di attività esercitate su pubblico demanio».


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