Economia

La Provincia di Ravenna diventa capitale del turismo sociale

Nel mese di gennaio parte «Ravenna provincia accogliente» il progetto promosso dal Consorzio Fare Comunità e dalla cooperativa sociale Psicke e incentrato sul concetto di turismo sociale

Nel mese di gennaio parte «Ravenna provincia accogliente» il progetto promosso dal Consorzio Fare Comunità e dalla cooperativa sociale Psicke e incentrato sul concetto di turismo sociale, quel turismo che oltre ad essere rivolto a persone in situazioni di svantaggio è anche capace di favorire la socialità creando occasioni di arricchimento culturale e di promozione e valorizzazione delle risorse territoriali.

«Obiettivo del progetto - spiega Giulia Reina, responsabile Psicke - è di sensibilizzare il territorio all'accoglienza delle persone svantaggiate, favorendo da parte dell'esercente un cambiamento culturale importante: si tratta di passare da un approccio demand driven, ovvero guidato dalla domanda, a un approccio supply driven, in cui l'esercente sia in grado di specializzarsi e differenziarsi riuscendo a rispondere adeguatamente a particolari esigenze identitarie, simboliche e giovanili. Questo è stato fatto attraverso una ricerca sul territorio per individuare strutture interessate al tema, e a partire da gennaio verrà offerto un percorso formativo incentrato sull’accoglienza e sulle effettive potenzialità del mercato. Si tratta di grandi potenzialità - continua Reina -, infatti stando a recenti ricerche (ISNAR - Osservatorio permanente) il turismo sociale ha un fatturato annuo di circa 1,2 miliardi di euro, e gli italiani che viaggiano utilizzando questo canale scelgono per il 63,1% mete nazionali, e per il 36,9 mete estere».

Il percorso formativo, riservato ad esercenti e soggetti che operano nel turismo, ha come scopo la formazione di figure in grado di costruire con tutti gli attori del territorio percorsi turistici "sociali". I corsi formativi, essendo aperti anche a soggetti della cooperazione, vogliono favorire sinergie tra il mondo profit e il Terzo Settore, che non vuole sostituirsi al primo, ma esserne un supporto e un collaboratore esperto offrendo servizi specifici e qualificati. Si punta, quindi, alla nascita di una Economia sociale che come ha ribadito il Parlamento europeo nella Risoluzione del 19 febbraio 2009 «unendo redditività e solidarietà, svolge un ruolo essenziale […] permettendo la creazione di posti di lavoro di qualità e il rafforzamento della coesione sociale».
La durata prevista per i percorso formativo è di 24 ore distribuite in 4 incontri: «Elementi di psicologia della relazione: ascolto attivo e comunicazione empatica» (24 gennaio); «Lavorare in rete nei servizi di accoglienza con utenza con bisogni particolari» (14 febbraio); «Buone prassi di accoglienza e sviluppo dei servizi per la disabilità psichica, fisica e sensoriale» (21 febbraio); «Buone prassi di accoglienza e sviluppo dei servizi per famiglie con bambini e anziani soli, in coppia o in famiglia» (28 febbraio). A rafforzare il percorso formativo offerto da ISCOM contribuirà IRECOOP, promotore del corso “Il valore sociale dell’accoglienza turistica”, rivolto sia a coloro che appartengono al mondo della cooperazione, che agli altri attori del territorio coinvolti in attività turistiche a vario titolo. Il modulo formativo prevede infatti una prima lezione introduttiva alla tematica del turismo sociale (3 febbraio) e due lezioni specifiche tenute dai referenti Le Mat, esperti del turismo sociale in Italia. Hanno contribuito alla realizzazione del progetto: la Camera di Commercio di Ravenna, le associazioni di categoria (Confesercenti, Confartigianato e Confcommercio), il Comune e la Provincia di Ravenna e la Regione Emilia Romagna. Tutte queste istituzioni vedono nel turismo sociale un tassello fondamentale per uno sviluppo inclusivo, intelligente e sostenibile per il territorio, che contribuisce ad accrescere quella coesione sociale che da sempre caratterizza la realtà ravennate.


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