Economia

Cooperative, torna a crescere l'occupazione: in 12 mesi 300 nuove assunzioni

Aumento anche per il patrimonio netto complessivo che, con 2.355 milioni di euro, fa registrare un +5%

Riprende quota il dato occupazionale nelle 410 cooperative della provincia di Ravenna aderenti alle tre principali centrali di rappresentanza. Questo valore, che nel 2013 aveva subito un brusco calo scendendo a 24.553 unità, in soli 12 mesi è infatti cresciuto dell’1,2% attestandosi, a fine 2014, a 24.853 unità. "E’ un segnale particolarmente importante perché mette in luce una netta inversione di tendenza - commentano congiuntamente i presidenti di Agci Ravenna-Ferrara, Confcooperative Ravenna e Legacoop Romagna -. Dall’avvento della crisi anche le cooperative hanno dovuto far fronte ad inaspettate difficoltà che, anche se in misura minore rispetto ad altre forme di impresa, hanno purtroppo inciso sull’occupazione. Oggi, con ben 300 persone assunte nel 2014, viene segnato un primo passo nella direzione di una ripresa da tempo auspicata".

Il dato legato alle nuove assunzioni, trainato dal settore turistico e culturale (+7,64%) e dalla cooperazione sociale e mutualistica (+4,64%), è rispecchiato anche nelle posizioni associative che, nel 2014, sono cresciute dell’1,3%. Nuovi soci che, in questo caso, sono legati alle cooperative di credito (+5,8%) e di consumo (+3,11%) come ormai avviene da molti anni. Anche spostandosi sui dati economici più direttamente connessi all’andamento del mercato si registrano note positive: il valore della produzione complessivo delle cooperative aderenti - nonostante la disastrosa annata che ha colpito l’agroalimentare, uno dei settori chiave del nostro territorio (-5,6%) - continua a tenere e, nel 2014, tocca quota 5.659 milioni di euro registrando un +0,3% rispetto al 2013. Aumento anche per il patrimonio netto complessivo che, con 2.355 milioni di euro, fa registrare un +5%. Il valore mette in evidenza ancora una volta la direzione intrapresa a favore della solidità delle cooperative che, spesso a discapito degli utili, continuano a considerare prioritario il futuro delle aziende e il mantenimento del livello occupazionale.

"In questo contesto parliamo delle cooperative della provincia di Ravenna, dove l’incidenza sul tessuto economico locale è davvero rilevante, ma è importante ricordare come a livello nazionale la cooperazione ha superato i 108 miliardi di valore della produzione, rappresentando l’8,5% del Pil italiano e crescendo del 14% proprio negli anni della crisi - proseguono i tre presidenti provinciali -. Vogliamo anche sfatare la leggenda di una cooperazione che è competitiva perché paga meno tasse: dal recente rapporto Euricse sulla cooperazione si evince che in rapporto al valore della produzione, la pressione fiscale è stata superiore nelle cooperative (7,7%) rispetto alle società per azioni 6,8%). Il dato più importante, per noi cooperatori, però rimane quello dell’occupazione, anche a livello nazionale: negli anni della crisi le cooperative hanno continuato ad assumere creando nuovi posti di lavoro stabili. Il 68,1% delle posizioni attivate nel 2013 è a tempo indeterminato".


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