Economia

Centro commerciale nell’area ex Acetificio Venturi: "Riformulare il progetto o abbandonarlo"

"Ci auguriamo - evidenzia il presidente di Confcommercio Mazzotti- che i vari organi chiamati ad esprimersi sulle osservazioni che abbiamo presentato (Arpae, Rete ferroviaria Italiana, Ausl) si rendano conto delle criticità"

Entro il termine stabilito Confcommercio Ascom Lugo ha presentato le osservazioni allo screening ambientale del progetto di realizzazione di un nuovo centro commerciale nell’area ex Acetificio Venturi di Lugo. “Siamo d’accordo sul principio del “consumo zero” di nuovo territorio, così come riteniamo importante recuperare aree di degrado e dare servizi ad un importante quartiere di Lugo. Ma un conto è un supermercato di quartiere e una farmacia, un conto è un insediamento di 2200 metri che è più del doppio dell’Eurospin recentemente inaugurato, mezzo ipercoop, con un carico urbanistico tale – dovuto alla presenza di casa della salute – altri 1.100 metri - uffici welfare del Comune – 500 metri – e abitazioni – 1500 metri - che stravolgerà non solo la vita e la vivibilità del quartiere al di là della stazione ferroviaria, ma anche al di qua, andando a penalizzare una vasta area già adesso in forte sofferenza per la presenza dei poli ospedaliero e scolastico e di una delle viabilità principali di attraversamento di Lugo”.

“Senza voler entrare nei tecnicismi delle osservazioni presentate – prosegue il presidente di Confcommercio Ascom Lugo Fausto Mazzotti – che ha firmato le osservazioni inviate al Comune – mi limito a dire che l’effetto di un insediamento con quelle caratteristiche e dimensioni è stato gravemente sottostimato per quanto attiene parcheggi, viabilità e conseguentemente anche inquinamento. Per citarne solo una, non si è tenuto conto che attualmente la via Taglioni (la via retrostante la stazione di Lugo) è praticamente sempre piena già ora a causa dei pendolari che utilizzano la stazione ferroviaria di Lugo: cosa accadrebbe con il nuovo insediamento? Per non parlare dello sfogo principale della viabilità, costituito dal passaggio a livello di via piano caricatore, aspetto di cui nelle relazioni allo screening non si fa praticamente cenno, e da cui addirittura dovrebbe arrivare anche il traffico pesante di approvvigionamento del centro commerciale. Chi passa di lì sa già adesso cosa accade in tutti i periodi del giorno. E dopo? Parcheggi insufficienti, viabilità inadeguata, inquinamento: qualcuno lo ha spiegato chiaramente ai residenti? E il parcheggio dei pendolari della stazione dove si pensa di trasferirlo?”

“Ci auguriamo - è la conclusione del presidente di Confcommercio Mazzotti- che i vari organi chiamati ad esprimersi sulle osservazioni che abbiamo presentato (Arpae, Rete ferroviaria Italiana, Ausl) si rendano conto delle criticità, e chiedano una integrale riformulazione del progetto in termini sostenibili o il suo abbandono. E all’amministrazione comunale di ripensare ad una strategia per cui pur di realizzare opere pubbliche con contributi esterni (privati o pubblici). Lugo è “una città in vendita”, non importa con quali conseguenze”.

continua nella pagina successiva ====> L'INTERVENTO DI SPADONI

SPADONI - Sulla questione interviene anche il consigliere provinciale Gianfranco Spadoni: "Sul progetto di riqualificazione dell’ex acetifico di Lugo, vi sono numerose perplessità provenienti dalla politica e dalla cosiddetta società civile,  anche se, in realtà, il progetto non dovrebbe prevedere ulteriore consumo di territorio. Gli elementi progettuali  rivelano in ogni modo come sia inopportuno assistere ancora una volta, - peraltro come da copione, - all’ennesimo grosso insediamento commerciale di cui quella città, ma più in generale il nostro territorio provinciale, non avverte certamente l’esigenza. L’invasione smoderata di grossi centri commerciali finisce con annientare la piccola distribuzione da molti anni in grave sofferenza, e non porta alcun beneficio per la comunità e il consumatore finale. Inoltre nel caso specifico riguardante la zona dell’ex acetifico Venturi, a riqualificazione completata, si assisterà inevitabilmente a un grave e serio problema di viabilità e d’inquinamento acustico e ambientale, rispetto ai quali non si potrà più recedere in alcun modo. Oltretutto permangono forti dubbi sull’opera complessiva di tali dimensioni, quando sarebbe stato più ragionevole e meno impattante puntare su attività commerciali di vicinato soprattutto funzionali a quel quartiere. Quartiere già destinato a perdere inevitabilmente la propria connotazione di zona residenziale con l’aggravio di vedere un aumento considerevole di traffico. Sul progetto riguardante la Casa della salute vogliamo sperare siano state compiute tutte le verifiche tese a favorire l’attivazione all’interno dell’ ospedale Umberto I° lasciando solo  come subordinata la scelta in questo comparto. Stupisce, infine, che la Provincia non sia intervenuta nel  merito di tale  insediamento, attraverso gli strumenti a propria disposizione, al fine apportare contributi, osservazioni e indicare  vincoli, rispetto all’intervento complessivo".   


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