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Gli Istvan firmano un release party al Bronson per la loro ultima fatica

Venerdì 15 aprile, ore 21:30, release party dell'ultimo album degli Istvan al Bronson. Poi San Leo e Leonardo Rubboli.
Poco più che ventenni, i tre Istvan sono cresciuti a Forlì ed esordiscono su Bronson Recordings con un album quasi del tutto strumentale. “Istvan” è figlio dei grandi maestri tra heavy, psych, e doom contemporaneo, ispirato alla filosofia del mistico tedesco del Seicento Johannes Scheffler, che qui in Italia conosciamo come Silesio.

ISTVAN
(IT – Bronson Recordings)
Istvan è un nome proprio ungherese dal fascino oscuro e arcano che si sposa alla perfezione con l’immaginario da cui nasce questo concept ispirato al “Pellegrino Cherubico”, una raccolta di aforismi sull’ascesa dell’uomo in uno stato di abbandono e vicinanza alla sfera divina. Tra metafisica, panteismo e spiritualità cristiana, le tracce si avventurano in distese desolate tra deserti stoner, andamenti doom e avvolgenti rarefazioni drone dove il magma incontra e si scontra con le foschie post-rock.
Incombono i fantasmi di Earth, Om ed Earthless, aleggia lo spirito di Black Sabbath e una reminiscenza di Slint, e ancora quello del vate John Fahey, nell’intermezzo “Stonemill” che divide il disco in due e regala una fugace ascesi acustica.
I tre gravitano attorno alla scena punk/hardcore/screamo di Forlì, ma presto si defileranno per perdersi tra le nebbie.

SAN LEO
(IT – CORPOC/Tafuzzy Records)
Generati da una costola dell’alchimista esoterico conte di Cagliostro, sono un gruppo musicale nato nella prima metà del XXI secolo, nella Romagna Sud-Occidentale.
Con riferimenti al sacro e al profano, il duo presenta una visione che si colloca al di fuori della contemporaneità.
Live evocativi, caratterizzati da crescendo post-rock mai banali che si frantumano su geometrie kraut e spigolosità math, proiettano veri e propri film immaginari nell’ascoltatore. Ampi paesaggi sonori, nati da una ristrutturazione del classico binomio chitarra-batteria, in viaggio verso distorsioni monolitiche e rifrangenze sibilline, attraverso elasticità quasi free-jazz, in tensione costante fra la contemplazione di piccole gemme melodiche e l’abbandono a granitici mantra.

LEONARDO RUBBOLI
Classe 1992, è un chitarrista e compositore autodidatta di Forlì. Dopo aver militato in alcune piccole band oscillanti fra punk e noise, inizia a comporre pezzi strumentali per chitarra acustica e chitarra elettrica. A febbraio 2015 registra il suo primo EP contenente cinque pezzi strumentali per chitarra acustica, che comincia a far promuovere e fare ascoltare in situazioni live casalinghe e locali. In parallelo inizia a creare ambienti con chitarra elettrica “sintetizzata” attraverso l’utilizzo di pedali effetto, formando loop ridondanti e atmosferici, incentrati sul rapporto tra suono, ascolto e immagine.

Prevendite Bronson Produzioni: https://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricerca]&dove=Bronson&dove_hidden=Bronson&tcode=tl011406&cerca=1

Ingresso a offerta libera
Bronson Produzioni – Info: 333 2097141
www.bronsonproduzioni.com


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