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Sette film per dire la verità: a Faenza tornano i docufilm del Masini

Sette titoli per la rassegna "Il Cinema della Verità" al Teatro Masini di Faenza, che nel 2017 giunge alla seconda edizione

Un'immagine da L’uomo che non cambiò la storia” di Enrico Caria

Al via la nuova edizione de "Il cinema della verità" al teatro Masini di Faenza, che parte il 26 gennaio e, nel 2017, compie il suo secondo giro forte del successo di pubblico del primo anno di sperimentazione.

Sette appuntamenti serali ad ingresso gratuito, da gennaio a maggio 2017, con pellicole prese in prestito da importanti Festival internazionali, con autori internazionali giovani, esordienti o già affermati.

La sottile connessione tra i titoli è volontà di dare un volto e uno spessore ai cosiddetti “ultimi” della società attuale: emarginati, vittime dell'intolleranza o della crudeltà degli altri.

Si parte da "Cotignola il paese dei giusti" di Nevio Casadio, presentato per la ricorrenza del Giorno della Memoria che ripercorre l’esemplare vicenda della comunità romagnola, coraggiosa e ospitale, che ha consegnato alla storia quattro Giusti tra le nazioni (i non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o più ebrei e riconosciuti dallo Yad Vashem, l'Istituto per la Memoria della Shoah di Gerusalemme): Luigi e Anna Varoli e Vittorio e Serafina Zanzi. Durante l’ultimo conflitto mondiale furono 41 gli ebrei italiani che trovarono rifugio e protezione nel paese del ravennate (giovedì 26 gennaio ore 21).

Del regista ucraino Sergei Loznitsa, presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia 2016, è invece "Austerlitz", ispirato all’omonimo romanzo di W.G. Sebald dedicato all’Olocausto. Il film si concentra sui visitatori di questo luogo del ricordo creato sull'area di un precedente campo di concentramento (mercoledì 15 febbraio ore 21).

In occasione della Festa della Donna, in collaborazione con S.O.S. Donna, sarà presentato "Una su Tre" di Claudio Bozzatello, documentario scritto da Nerina Fiumanò, Stefano Villani, Antonio De Luca e Michele Maggi e realizzato con la partecipazione di Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo e Debora Villa che si basa sulle deposizioni di donne che hanno subito violenze dai propri uomini, raccolte nei verbali della polizia: testimonianze reali per raccontare il problema della violenza domestica e sensibilizzare il pubblico su questo importante tema (mercoledì 8 marzo ore 21). 

A seguire, "Portami via" di Marta Cosentino, un’intima fotografia della metamorfosi nella vita di una famiglia siriana: dalle torture nelle carceri di Assad fino ad un nuovo inizio nella città di Torino. L’opera racconta il sogno di un domani che ha inizio a Tripoli e che diviene realtà su un volo di linea per Roma, con in tasca un visto umanitario rilasciato dal governo italiano. Un’odissea familiare che raccoglie in sé tutti i risvolti personali generati della crisi siriana: le difficoltà della condizione di profugo in Libano, l’inquietudine fra l’attaccamento alle proprie tradizioni e la scommessa di un futuro in Europa. Un ponte di sogni, paure e aspettative affrontato in sicurezza grazie ai Corridoi Umanitari (mercoledì 29 marzo ore 21).

Il quinto film presentato sarà "I Ricordi del Fiume" di Gianluca e Massimiliano De Serio, che ritrae gli ultimi mesi del Plaz, una baraccopoli che sorge sugli argini del fiume Stura a Torino tra lacerazioni, drammi, speranze e vita vissuta. Presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia (2015) ha ottenuto la Menzione della Giuria Popolare e Premio Migliore Film Italiano al “DocSS – Festival Internazionale del Cinema Urbano” di Sassari (2015); e la Menzione Speciale Documentario Internazionale all’edizione 2016 “Euganea Film Festival” di Monselice (mercoledì 12 aprile ore 21).

"Ridendo e Scherzando" di Paola e Silvia Scola presenta un inedito ritratto del grande regista Ettore Scola, intervistato, sotto lo sguardo attento delle figlie, da Pif in cui si riportano aneddoti e vicende legate ai suoi capolavori cinematografici, tra cui quello che forse è più importante Una giornata particolare, ambientato nel giorno della visita a Roma del Führer (mercoledì 26 aprile ore 21). 

La rassegna si concluderà con un docu-thriller che parla proprio di quella visita, "L’Uomo che non cambiò la Storia" la storia vera di un professore universitario antifascista, Ranuccio Bianchi Bandinelli, che si ritrova a dover fare da cicerone ad Hitler durante la sua visita a Roma nel 1938 (mercoledì 10 maggio ore 21).

Le proiezioni sono a ingresso gratuito e durante le serate il ridotto del Teatro Masini aprirà alle ore 20,30.

Info: 0546 21306


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