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Accademia Bizantina fra le note di Schumann e Mendelssohn

Sabato 5 giugno, ore 21.30, gran serata di musica alla Rocca Brancaleone, con Ravenna Festival che ospita Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone per un concerto fra le note di Schumann e Mendelssohn. Biglietti da 25 a 45 euro, 5 euro per gli under 18.

È dal secolo scorso che la nostra memoria uditiva delle sinfonie ottocentesche si è consolidata sulla base della tradizione esecutiva di grandi orchestre, con strumenti standardizzati nelle caratteristiche tecniche e nel timbro, una “abitudine” a cui Accademia Bizantina si è sempre sottratta, nel repertorio barocco. La consueta attenzione agli strumenti d’epoca e alla storicità della performance la propone ora, per la prima volta, a due classici del sinfonismo romantico. Suonerà “diversa” allora l’Italiana di Mendelssohn, omaggio alla cantabilità del nostro paese con accenno di saltarello, comunque intrisa di viennesità e memore del contrappunto bachiano. Così la Renana, che vibrerà della ricchezza di una tavolozza timbrica sorprendente, capace di esaltare l’elaborazione tematica con cui Schumann rinnova la grande forma tradizionale.

“Ci piace pensare che autori come Mendelssohn e Schumann si possano oggi considerare, a quasi due secoli di distanza, assimilabili alla cosiddetta musica antica – suggerisce Ottavio Dantone – tenendo conto per altro che entrambi furono fortemente influenzati da Bach. Siamo consapevoli di poter leggere questa musica mettendo in rilievo particolari che un’ottica esecutiva posteriore alla creazione artistica potrebbe tralasciare o fraintendere. Si può aggiungere che una lettura proveniente da una prassi esecutiva anteriore può dare importanza a tutto ciò che non è scritto ma celato da codici esecutivi del passato che continuano a vivere nelle trame della scrittura.”


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