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Al cinema con Marco Martinelli e Ermanna Montanari

Debutto al cinema di Marco Martinelli e Ermanna Montanari: un film d’arte, Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, leader del Movimento per la democrazia in Birmania e Premio Nobel per la pace, che ha passato vent'anni in carcere. Presentato al Biografilm Festival di Bologna e al Festival Kilowatt, al Festival della Mente di Sarzana e agli incontri di Cinematografo alla Biennale di Venezia, arriva nelle sale del CinemaCity di Ravenna dal 9 al 15 novembre.

Alla proiezione di giovedì 9 novembre saranno presenti Marco Martinelli e Ermanna Montanari insieme ad altre figure del cast artistico. Introduce Maria Martinelli (Start Cinema), coproduttore del film.

Scritto e diretto da Marco Martinelli (quattro volte premio Ubu per la drammaturgia e la regia), interpretato da Ermanna Montanari (premio Eleonora Duse 2013, accanto a tre Premi Ubu come Miglior attrice italiana) che con Martinelli firma il soggetto, il film Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi è un lungometraggio caratterizzato da un originale e contemporaneo immaginario visivo che sa arrivare al vasto pubblico parlando di giustizia e bellezza.

Per realizzare il film sulla vita della Premio Nobel per la Pace nel 1991 Aung San Suu Kyi – attualmente Consigliere di Stato della Birmania e Ministro degli Affari Esteri –, che ha trascorso oltre vent’anni agli arresti domiciliari per essersi opposta alla dura dittatura del suo paese, le Albe e il regista Marco Martinelli si sono affidati a un cast e a una squadra tecnica eccezionali, a partire dalla pluripremiata protagonista Ermanna Montanari (già nel film Lacrymae di Maria Martinelli e L’ultimo terrestre di Gianni Pacinotti presentati alla 56ª e alla 68ª Biennale di Venezia), che è qui affiancata da un volto molto noto di cinema e teatro, quello di Sonia Bergamasco (Premio Eleonora Duse 2014, Premio come Migliore Attrice Protagonista ai Nastri d'Argento), da uno dei grandi interpreti del teatro italiano, Elio De Capitani anche al cinema con Salvatores e Moretti, dal giovane Roberto Magnani delle Albe (Premio lo Straniero, e già nel film di Sanna La destinazione). Sontuoso poi il lavoro svolto dal direttore della fotografia Pasquale Mari (collaboratore di Mario Martone, Toni Servillo, Alessandro Gassmann, ma anche di Claudio Abbado e Riccardo Muti, 2 Globi d’Oro, un Ciak e un Esposimetro d’Oro), che con lo scenografo Edoardo Sanchi (tra i più apprezzati soprattutto nell’ambito delle produzioni di opera lirica), il compositore Luigi Ceccarelli (tra i fondatori del Gruppo Edison di Roma e storico collaboratore del Teatro delle Albe, premio l'"Euphonie d'Or a Bruges, Premio UBU) e il supervisore del montaggio Jacopo Quadri (che ha montato oltre sessanta film presentati nei più importanti festival internazionali, premiati con prestigiosi riconoscimenti) ha dato vita a un affiatato team di rara qualità.

SOGGETTO - Un capitolo di storia contemporanea raccontato da un coro di narratrici-bambine. Un film de-genere, che alterna stili diversi con la carica visionaria delle drammaturgie di Marco Martinelli: un film che evoca i venti anni agli arresti di Aung San Suu Kyi, leader del movimento per la democrazia in Birmania dalla fine degli anni ‘80, Premio Nobel per la pace nel 1991, e oggi alla guida di una Birmania libera. Un racconto-evocazione che prende le mosse in un misterioso magazzino di costumi teatrali: lì una bambina si avventura, e da lì ci conduce in un Oriente gravido di cronaca politica intessuta a musiche e colori sgargianti. A una Aung San Suu Kyi interpretata con struggente intensità da Ermanna Montanari, si alternano si alternano i ritratti burattineschi dei generali-dittatori, dei Nat-spiriti cattivi, dei giornalisti e inviati dell’Onu, dei comici ribelli messi in prigione per la loro satira contro il regime.

GENESI DEL FILM - INTENZIONI DI REGIA: «Debuttare al cinema a sessant’anni – racconta Marco Martinelli – è emozionante, soprattutto dopo oltre trent’anni di teatro, in cui il progetto di un film è stato tante volte accarezzato e sfiorato, attraverso soggetti rimasti nel cassetto, collaborazioni a sceneggiature, trattamenti pubblicati. Quando si debutta a sessant’anni, si ha negli occhi la storia del cinema, quella di cui ti sei nutrito fin da quando eri ventenne, da Dziga Vertov a Kaurismaki a Derek Jarman, passando per Fellini e Pasolini: un cinema d’arte e poesia che per decenni ha nutrito il mio teatro. Le mie drammaturgie hanno sempre guardato al cinema nel raccontare il presente. Tale visione non poteva non incontrare Aung San Suu Kyi e la sua “rivoluzione spirituale”, oggi più che mai necessaria. Oggi che una superficiale campagna mediatica tratta la leader birmana come un facile capro espiatorio, senza vedere tutti gli sforzi che un intero popolo, per certi aspetti ancora ostaggio dei generali, sta facendo per realizzare una autentica democrazia.»

IL CAST - Ermanna Montanari, Elio De Capitani e l’amichevole partecipazione di Sonia Bergamasco, Roberto Magnani, Fagio, Alice Protto, Massimiliano Rassu, Vincenzo Nemolato e Christian Giroso nella parte dei “Moustache Brothers” e per la prima volta sullo schermo le giovani attrici Ippolita Ginevra Santandrea, Sara Briccolani, Alessandra Brusi, Catalina Burioli, Olimpia Isola, Benedetta Velotti. Direttore della fotografia Pasquale Mari scenografia Edoardo Sanchi montaggio Natalie Cristiani supervisione al montaggio Jacopo Quadri musiche Luigi Ceccarelli sound design Maurizio Argentieri

Dal 9 al 15 novembre, ore 20.30, CinemaCity Multiplex (via Bini 7, Ravenna).

Informazioni e prevendita
Ravenna Teatro via di Roma 39 Ravenna 0544 36239 info@ravennateatro.com
Costo del biglietto del cinema: 5 €


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