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All'Almagià ''Fin de la fin del mundo'': lo spettacolo del Gruppo Ponte Radio

La compagnia teatrale Gruppo Ponte Radio presenta domenica alle 21 all’Almagià la prima messa in scena dello spettacolo a ingresso libero “Fin de la fin del mundo”, favola in due atti di Alessandro Taddei. La storia narra delle vicende del signor E. che ad un certo punto della propria esistenza, convinto che la fine del mondo sia alle porte, decide di affrontare la sfida più grande della sua vita e compiere un viaggio alla fine della fine del mondo. Attraverso un nuovo username il signor E. diventa Eolo e il suo corpo precipita a Pasaulio Pabaiga, in una stazione di servizio abbandonata di un’ isola perduta in mezzo al mare. Qui Eolo incontra un uomo che, ironia della sorte, si fa chiamare Abraxas. Inizia da qui il loro viaggio tra i ricordi nel mito antico e un presente in cui molteplici sono le fini del mondo.

Il testo originale scritto da Alessandro Taddei gioca sul tema del presente e del passato. Lo spettacolo è prodotto da Gruppo Ponte Radio, Cauchemar Concret Teatro, Name Diffusion Parigi, con il contributo degli assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche giovanili, con il sostegno di Teatro Comunale di Bologna, Engim Ravenna, Eni Power. In scena Loriano Della Rocca, Paola Capra, Josephine Lazzarino, Sara Masotti, Sara Arques, Giovanni Belvisi. Musiche di Rita Cervellati, Alessandro Taddei, Giacomo Gaudenzi, Giancarlo Bianchetti, Enrico Montanari. Suoni: Giacomo Cicognani. Luci: Markus Drexler. Scenografie: Irene Ferrari, Ambra Micheletto, Stupaz. Oggetti scenici: Chizu Kobayashi. Disegni: Enzo Savini, Moreno Pagliari, Laura Dagmar Anna Di Natali. Immagini in movimento: Ali Beidoun. Costumi: Veronica Guiduzzi. Coreografa Barbara Zannoni. Comunicazione dalla fine del mondo: Andrea Bagnoli. Grafica: Virginia Paradinas. Fantasie: Alessandro Taddei.

Ponte Radio è un progetto partito da Alfonsine per permettere alle persone che vivono in tante altre città del mondo di collegarsi tra loro come ponti, e creare momenti di immaginazione insieme ai bambini, ricettivi e trasmittenti come tante radio libere. Da Alfonsine verso i Balcani con Pancevo (Serbia) e Tuzla (Bosnia Erzegovina), passando per il Vicino Oriente di Jenin in Palestina e Tiro in Libano, e confrontandosi con il contesto urbano di Berlino (Germania), il Gruppo Ponte Radio ha costruito una ricerca e un percorso artistico con bambini/adolescenti dai 9 ai 17 anni, per scoprire e imparare nuovi strumenti di comunicazione trasversale. A partire dall'uso del linguaggio e di come questo è in grado di cambiare profondamente la realtà, il progetto ha trovato la sua direzione.

“Il gruppo Ponte Radio – commentano le assessore alla Cultura Ouidad Bakkali e alle Politiche giovanili Valentina Morigi - porta avanti un progetto che è insieme culturale e sociale, di ricerca e condivisione. Da Ravenna ha saputo ampliare il suo raggio di azione in tutto il mondo, coinvolgendo tantissimi bambini e adolescenti e professionalità artistiche in grado di portare sul palcoscenico la complessità e le sfumature della realtà contemporanea, con la sua dimensione etica e politica, e conquistando importanti risultati, come ad esempio la menzione per il miglior spettacolo conferita dalla Biennale di Venezia a ‘Nero Inferno’. Fino a diventare protagonista del film Diseponti, a cura dell’associazione francese Tarim. Lo sosteniamo con convinzione perché riteniamo che rappresenti il paradigma di come affrontare qualsiasi forma di conflitto, attraverso il superamento delle incomprensioni che vengono generate dai differenti linguaggi”.

Lo spettacolo “Fin de la fin del mundo” fa parte del “cantiere Imaginarium”, che oltre alla realizzazione dello stesso si prefissa come obiettivo generale la sperimentazione del metodo didattico linguistico all’interno delle scuole superiori, medie ed elementari di Italia, Bosnia, Germania, Palestina e Libano.


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