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Cappelletti, porchetta, acrobati e musicanti alla Festa del pubblico voto

Da giovedì 26 a domenica 29 luglio torna a Bagnara di Romagna la “Festa del pubblico voto”, che ospiterà spettacoli, gastronomie e tradizioni regionali, animando le piazze e le vie del centro grazie alla collaborazione e all’esperienza in campo internazionale del Popoli Pop Cult Festival.

Giovedì 26 luglio il primo appuntamento è alle 19.30 con il santo rosario sull’argine del fiume Santerno, mentre alle 20 c’è la santa messa e, a seguire, il pellegrinaggio alla chiesa. Infine, alle 21.30 la musica e le storie della tradizione toscana e italiana con la Chianti Little Orchestra.
Venerdì 27 luglio alle 21.15 ci saranno i Musicanti di San Crispino, girovaghi giocherelloni per un concerto originale e coinvolgente.
Sabato 28 luglio alle 21.15 acrobati e arti circensi tra comicità e poesia con Milo e Olivia, e la partecipazione di Michael.
Infine, domenica 29 luglio si inizia alle 7.30 con il tradizionale raduno di auto e moto d’epoca a cura del moto club “Caterina Sforza”. Alle 11 verrà celebrata la santa messa solenne del pubblico voto e la festa di concluderà alle 21.15 con il folk alpino: musiche e danze tradizionali del Tirolo e del Trentino.

Ad accompagnare la manifestazione ci saranno anche gli stand della gastronomia da diverse regioni italiane. Quella romagnola è divisa in tre stand (trattoria, cappelletto, piadina e porchetta); ci saranno poi le cucine ligure, campana, veneta e la novità "Regno delle due Sicilie", in cui verranno proposte alcune delle eccellenze delle regioni del Mezzogiorno

Contestualmente, nella Rocca sforzesca è allestita la mostra “Francesco secondo Francesco” negli affreschi della Basilica superiore di Assisi, visitabile tutte le sere dalle 19 alle 23.30 (domenica anche dalle 9.30 alle 11).

La Festa del pubblico voto torna ogni anno per ringraziare la “Madonna dei Camangi” per averla preservata dalla peste del 1630-1631, che colpì invece i territori vicini. Si narra che i bagnaresi del tempo invocarono l’aiuto della Madonna detta “dei Camangi”, un’immagine della Madonna in terracotta del Quattrocento, ritrovata sul greto del fiume Santerno da Ser Antonio Camangi, il quale la fece porre nell’altare privato della sua famiglia. 


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