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Il Castello di Ceparano: a quattr'occhi con la storia

Il fertile territorio di Brisighella è caratterizzato da imponenti torri o castelli, testimoni preziosi della storia del nostro territorio. Dopo l’importante campagna di scavi che da oltre dieci anni scrive e riscrive, sempre con nuove scoperte, la storia del Castello di Rontana e del borgo che lo circondava nella Valle del Lamone, quest’anno l'interesse si è spostato sul Castello di Ceparano

Domenica 29 luglio è programmata una giornata di apertura al pubblico del sito, con visite guidate agli scavi archeologici del Castello di Ceparano, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, curate direttamente dal prof. Enrico Cirelli, direttore degli scavi. 
L’accesso di via Ceparano, che permette in pochi chilometri di raggiungere il breve sentiero che conduce alla sommità del sito, è posto alla sinistra della provinciale che da Faenza porta a Modigliana. 

Importanti i ritrovamenti effettuati, che testimoniano l’esistenza di una chiesetta accanto al castello, proprio sul lato che sovrasta la vallata di Modigliana e in questa zona privilegiata anche i resti di una tomba di pregio. Inoltre sono state ritrovate, attorno al castello, le fondamenta delle mure difensive, che da questo partivano, e tracce delle abitazioni che costituivano un piccolo borgo posto all’interno delle mura stesse. 

La visita agli scavi archeologici del Castello di Ceparano sarà un’occasione un po’ diversa per vedere da vicino, attraverso l’affascinante mondo dell’archeologia, le testimonianze della nostra storia. 

Le rovine sorgono sui primi contrafforti delle colline sulla destra del fiume Marzeno, a circa 10 km. da Faenza, in direzione Modigliana. Il sito è conosciuto col nome di Torre di Ceparano ed è simile alla pianta del Castello di Rontana. Una Pieve era già ricordata intorno al 970, dedicata a S.Maria in Castro Cepariano. Il castrum era sotto il controllo della famiglia toscana dei Guidi, che con Guido Guerra IV fortificò il vertice del monte Ceparano presidiato da numerosi armigeri. Il castello è stato oggetto di assalti e demolizioni da parte dei faentini decisi a conservarne il potere. Fu ricostruito dalla famiglia Accarisi. Nel 1313 Ceparano passò a Francesco Manfredi, signore di Faenza. Nel 1356 il cardinale Albornoz con la conquista di Faenza fece distruggere, fra l’altro, anche il Castello di Ceparano. Astorgio I riprese Faenza  nel 1376 e ricostruì il Castello. Nel 1500 passò al Valentino, nel 1503 ai Veneziani e nel 1509 alla Chiesa.  La stessa Chiesa, nel 1577, causa le frequentazioni dello stesso da parte di briganti, ne decretò l’abbattimento. 


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