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Dodici corde ed energia: di nuovo in sella con The Long Ryders

La sera di Pasqua, domenica 21 aprile, il Bronson di Madonna dell'albero ospita il live di leggendari The Long Ryders. Inizio ore 21.30, in apertura Dan Stuart & Don Antonio.

I Long Ryder erano e sono i fondatori dell’Alt-country, un genere musicale che non esisteva prima che loro rifulgessero così intensamente negli anni ottanta, e sono un anello chiave della catena dell’Americana, unendo i Flying Burrito Bros di Gram Parsons con Wilco e Jayhawks. E fortunatamente per noi tutti i Long Ryders salgono di nuovo in sella nel febbraio 2019, quando viene pubblicato il loro primo album in tre decenni, “Psychedelic Country Soul”, con un tour a seguire.

Quando il synth-pop dominava le classifiche da San Diego a Singapore, i Long Ryders erano in varie band di Los Angeles, in attesa della possibilità di distruggere il pop delle tastiere di plastica con la bontà della chitarra elettrica e delle armonie sincere. Con Sid Griffin del Kentucky, Stephen McCarthy della Virginia (in seguito membro dei Jayhawks), Tom Stevens dell'Indiana e il nativo di Los Angeles Greg Sowders, i Long Ryders si sono uniti per mettere l'energia punk di X e Clash accanto alle armonie e alle trame musicali dei Byrds e di Buffalo Springfield.

E in questo hanno avuto successo. Il loro LP indie “Native Sons” è stato l'album numero uno dell’alternative/College-radio negli Stati Uniti, e ha ottenuto il secondo posto nelle classifiche indie del Regno Unito (“Meat Is Murder” degli Smiths si mise in mezzo). Il loro album seguente fu “State Of Our Union”, con il singolo (ormai un classico), “Looking For Lewis & Clark”. Ormai MTV era innamorata di loro ma la fine era in vista. Esausti dopo quattro anni di tantissimo lavoro in tour, il 1987 vede i Long Ryders pubblicare il loro canto del cigno, “Two Fisted Tales”, con grande successo, ma la band chiude i battenti prima di Natale.
Nel frattempo la loro storia è stata raccontata e raccontata fino a diventare leggendaria. Il loro suono divenne un formato radiofonico e il loro look fatto di frange, stivali da cowboy, bretelle e gilet definì l’Americana per una generazione musicale. I già citati Jayhawk, Uncle Tupelo, Lucinda Williams e gli Squirrel Bait sono solo alcuni degli artisti che avevano ascoltato i Ryders.

Nel 2016 i Long Ryders avevano appena finito il loro primo lungo tour in oltre un decennio, quando Sid Griffin ricevette una telefonata dall'ex roadie dei Long Ryders Larry Chatman, che in quel momento lavorava per Dr. Dre. Larry fece una generosa offerta di ore di registrazione presso lo studio di Dr. Dre a Los Angeles e in otto giorni di folle registrazione nasce un nuovo album, “Psychedelic Country Soul”.
Il 2019 vedrà ora i Long Ryders in tour a sostegno di “Psychedelic Country Soul” e il mondo conoscerà ancora una volta la potenza di una chitarra elettrica a 12 corde accompagnata da un'energia punk.

Biglietti 20 euro


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