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Dado Moroni e Max Ionata e la fusione tra Stevie Wonder e Duke Ellington

Sabato 24 marzo l’edizione 2018 del festival itinerante Crossroadsfa tappa per la seconda volta alla Sala del Carmine di Massa Lombarda. Protagonisti del concerto, alle ore 21, sono due personalità di spicco del jazz italiano: il pianista Dado Moroni (in questa occasione eccezionalmente anche al contrabbasso) e il sassofonista Max Ionata, che fondono in un solo spettacolo i programmi musicali dei loro due dischi dedicati a Stevie Wonder e Duke Ellington. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Massa Lombarda. Biglietti: intero euro 12, ridotto 10.

Nella discografia del duo che da alcuni anni lega Dado Moroni e Max Ionata, Two for Stevie (2015) è arrivato dopo Two for Duke (2012): dal repertorio di Ellington a quello di Stevie Wonder il passo non è breve. Eppure, anche se il contesto storico e la matrice stilistica sono radicalmente diversi, non è difficile trovare un tratto in comune tra questi due grandi compositori, nonché performers, afroamericani: sono entrambi oggetto di continua e frequente rivisitazione da parte dei jazzisti. Moroni e Ionata, dopo essersi dedicati a questi due progetti separatamente, li riuniscono ora in un solo set, sorta di best of in cui magnificano la filigrana jazzistica delle canzoni di Stevie Wonder e rivelano la pregnante cantabilità della musica del Duca, anche quando viene trasportata dalla dimensione orchestrale a quella cameristica.

Vero enfant prodige (ottiene i primi ingaggi professionali all’età di quattordici anni), Dado Moroni (nato a Genova nel 1962) ha saputo trasformare tale precocità in una magistrale maturità pianistica, sino a diventare uno dei jazzisti italiani più esportati all’estero, a giudicare dalla consistenza e regolarità dei suoi ingaggi internazionali. A mettere assieme le sue collaborazioni si compone un’enciclopedia del jazz moderno: Dizzy Gillespie, Chet Baker, Roy Hargrove, Wynton Marsalis, Clark Terry, Freddie Hubbard, Tom Harrell, Johnny Griffin, James Moody, Zoot Sims, Joe Henderson, Slide Hampton, Lionel Hampton, Kenny Barron, Ron Carter, Ray Brown, Kenny Clarke, Billy Higgins, Ben Riley.

Max Ionata (1972), sassofonista che si pone come riferimento sulla scena italiana, è un tenorista dalla voce ‘grossa’, potente e fluida, saldamente incorniciata nella tradizione afroamericana (Rollins, Coltrane) ma ben ambientata nella contemporaneità jazzistica. Ha dato superbe prove di sé in contesti assai diversi come il duo con pianoforte (oltre che con Dado Moroni anche con Luca Mannutza) e il trio pianoless (con Reuben Rogers e Clarence Penn). In tempi recenti è stato molto attivo con un trio con organo, spesso aumentato dalla presenza come special guest di Gegè Telesforo, mentre il suo curriculum comprende anche collaborazioni con Lenny White, Billy Hart, Alvin Queen, Joe Locke, Mike Stern, Roberto Gatto, Stefano Di Battista, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Mario Biondi, Ornella Vanoni, Sergio Cammariere, Renzo Arbore


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