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"Dante per tutti", la rassegna riparte con Laura Pasquini

Venerdì 26 ottobre, alle 17.30, nella sala multimediale degli Antichi Chiostri Francescani riprende la serie degli incontri dedicati alle novità editoriali di tema dantesco che dal 2015 caratterizza l’ultimo venerdì del mese nel programma del Centro relazioni culturali.

Cosa vedeva Dante a Ravenna mentre si accingeva a terminare il suo capolavoro? A questa domanda proverà a rispondere Laura Pasquini con Iconografie Dantesche. Dalla luce del mosaico all’immagine profetica, edizioni Longo.

Laura Pasquini è iconografa raffinata e profonda conoscitrice dell’opera dantesca che da molti anni ha messo in evidenza i rapporti tra le visioni dantesche e i certem raffigurazioni musive ravennati. L'arte, presente nella nostra città, ultimo rifugio di Dante, fu intensa fonte ispiratrice, al pari delle più note fonti letterarie, per la Commedia.

Dinanzi ai mosaici di Ravenna, il poeta dovette, infatti, trovarsi spesso a meditare, osservando come in essi luci e colori fossero i mezzi espressivi necessari a rappresentare l'indescrivibile, dando corpo a immagini incorporee e infondendo un movimento fittizio a ciò che in definitiva è immobile ed eterno.

E’ stato infatti ristampato per merito dell’editore Longo, sempre attentissimo alle novità più interessanti della ricerca dantesca, Iconografie Dantesche, volume edito 10 anni orsono, immediatamente esaurito e fino ad ora introvabile, che ha dato la possibilità al grande pubblico, anche grazie al lavoro delle guide turistiche del territorio che si sono formate su questo testo, di cogliere l’intima relazione tra la creazione artistica della Commedia e le raffigurazioni di luce dell’arte ravennate. Occasione di questa necessaria ristampa è la mostra visitabile presso gli spazi di Sant’ Apollinare Nuovo La bellezza ch’io vidi di cui Laura Pasquini è responsabile scientifica.

Converserà con l’autrice Giuseppe Frasso, direttore della Scuola estiva internazionale di studi danteschi del Centro Dantesco, esponente della grande tradizione di studi dell’università del Sacro Cuore di Milano, studioso di vaglia della letteratura del Trecento e con essa dei giacimenti narrativi e immaginifici che ne scaturiscono.


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