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Filippo Dini e Arianna Scommegna portano in scena "Misery", l'horror di Stephen King

Rivive a teatro Misery, tratto dal romanzo di Stephen King e reso celebre da un film cult. Filippo Dini dirige e interpreta insieme ad Arianna Scommegna l’incubo di uno scrittore prigioniero di un’ammiratrice psicopatica, pronta a ucciderlo pur di riportare in vita il suo personaggio preferito. Una grande opera sul potere magico della narrazione. Lo spettacolo, interpretato anche da Carlo Orlando, è in scena al Teatro Masini di Faenza venerdì 10 gennaio alle ore 21.

Quando il romanzo Misery di Stephen King fu pubblicato nel 1987, balzò subito all’attenzione dei moltissimi fan del Re del thriller e vinse il premio Bram Stoker. Il pluripremiato sceneggiatore e drammaturgo William Goldman trasformò il libro in una sceneggiatura cinematografica utilizzata per il film omonimo del 1990 divenuto di culto diretto da Rob Reiner con James Caan e Kathy Bates, che per la sua interpretazione si aggiudicò Oscar e Golden Globe come migliore attrice. 
La vicenda agghiacciante e claustrofobica dello scrittore Paul Sheldon caduto nelle mani della fan Annie Wilkes rivive ora in teatro, uscito dalla penna di colui che sceneggiò il film e diretto e interpretato da Filippo Dini. Accanto a lui, nel ruolo dell’infermiera disturbata Annie Wilkes, la talentuosa attrice Arianna Scommegna e Carlo Orlando nel ruolo dello sceriffo.
Ciò che racchiude questo testo, però, va ben oltre la storia terrorizzante dello scrittore Paul Sheldon, salvato da un brutto incidente stradale dalla sua fan numero uno che si trasforma in una carceriera e non si ferma davanti a niente pur di tenere in vita il suo personaggio preferito. Mentre Annie diventa l’incarnazione diabolica dell’amore che ogni essere umano nutre verso le storie e verso chi le racconta, l’autore sembra diventare un moderno Sherazade, o racconta o muore. 
Ma non è ancora tutto, nell’angoscia della costrizione egli affronta faccia a faccia, come mai lo ha affrontato nella sua vita, il suo demone, incarnato da Annie, quello che accompagna la vita di ogni artista: il demone tirannico e folle della creazione, che tutto dona e che in cambio vuole la vita.
Misery è un testo senza tempo in cui vengono indagati i meandri della mente umana che cerca le storie, le vuole, le brama, e che di fronte alla fonte di quelle storie non può far altro che innamorarsi e nutrirsi, anche a costo di distruggere per sempre chi alimenta i suoi sogni.

Biglietti: da 15 a 27 euro.


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