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Fra tradizione e poesia, Vito porta in scena le "Storie della Bassa"

Con la comicità poetica e lunare di Vito, ripartono finalmente le attività aperte al pubblico del Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia. Recuperando lo spettacolo sospeso nello scorso novembre, il comico bolognese sale sul palcoscenico del Chiari lunedì 17 maggio alle ore 20.15 con il monologo Storie della Bassa, scritto da Maurizio Garuti. Uno spettacolo di atmosfere, che narra di un mondo che non c’è più, un universo surreale e affascinante, quello della “Bassa” che Zavattini amava descrivere, con una riga, “quando c’è la nebbia diventa un tutt’uno tra cielo e terra”.  

Vito, con i suoi monologhi, porta in scena un mondo. Il mondo della sua infanzia, le radici della sua maschera emiliana. I protagonisti sono donne e uomini padani, personaggi zavattiniani legati alla terra e al buon cibo e quindi all’amore, simboli di quell’identità che parte da Bertoldo, passa per Zavattini e arriva fino a Fellini, quello di Amarcord. Età diverse, generazioni differenti, esperienze con i segni delle stagioni sociali che si sono succedute con rapidi cambi di fondale in un’area geografica definita, la pianura bolognese. Dalla periferia urbana alla “Bassa”, dalle ex-risaie alle colture in serra, dal lavoro a domicilio all’orizzonte della globalizzazione: praticamente il teatro dove, negli ultimi 50 anni, è cambiato tutto.

Ogni personaggio parla in prima persona, esprimendosi in una sorta di monologo che porta in luce frammenti autobiografici, evocando quadri di vita vicini e lontani nel tempo. Talvolta le ricette, ritrovate nei ricettari domestici, tramandati di generazione in generazione, vergati a mano come le pagine di un diario, sono rappresentate sul palcoscenico come formule di un sentimento, come i suggelli metaforici degli affetti familiari. Dalla tavola parte una sequenza di ritratti a campo più largo, dove non è difficile scoprire il rimescolio di esperienze, di costumi, di linguaggi che ha segnato il paesaggio umano in questi ultimi decenni. Ci sono storie vere e storie inventate; personaggi fantastici e personaggi reali. Tutti sono accumunati dall’essere surreali, dal vivere nel confine dell’assurdo, cresciuti dove la fame faceva fare i bambini e dove i circhi miseri di provincia erano costretti, durante le permanenze a cucinare i leoni che, essendo magrissimi, non sfamavano nessuno.

Biglietti: da 12 a 24 euro. Prevendite: sabato 15 maggio e nei giorni di spettacolo dalle ore 10 alle ore 13 presso gli uffici del Teatro Walter Chiari. Prenotazioni telefoniche: sabato 15 maggio e nei giorni di rappresentazione al numero 0544 975166 dalle ore 11 alle ore 13. Vendita online su Vivaticket da domenica 16 maggio.


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