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Il progetto “Concittadini” chiude al femminile a Faenza

Nell'ambito delle manifestazioni cittadine di commemorazione della Resistenza, mercoledì 27 aprile, alle ore 9, presso la sala Polivalente Complesso ex Salesiani, sarà proposto un prezioso cortometraggio, 'Dalla Resistenza ai Diritti. Le Donne si narrano', del regista e sceneggiatore Nicola Nannavecchia, in sinergia con l'Assemblea legislativa, i Documentaristi della Regione Emilia Romagna, l'Amministrazione comunale e il Movimento Federalista Europeo.

La mattinata, avviata dagli indirizzi di saluto di Simona Sangiorgi, Assessore alle politiche educative e giovanili, e da Manuela Rontini, Presidente della Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità dell'Assemblea Legislativa, sarà occasione di riflessione sul ruolo delle donne negli ultimi lembi della Resistenza, partigiane e patriote oltre che preziose 'madri costituenti'. Il contributo di Nannavecchia nasce nell'ambito del progetto "Oltre il 60°. Dalla Resistenza ad oggi le donne reggiane protagoniste consapevoli", promosso da Provincia di Reggio Emilia, A.n.p.i., A.l.p.i.-A.p.c., Istoreco, Museo Cervi, Cgil-Cisl-Uil in collaborazione con l'Istituto Superiore Liceale Matilde di Canossa di Reggio Emilia.

Cinque donne di Reggio Emilia, protagoniste e testimoni di una parte importante di storia politica e sociale italiana del '900, dagli anni del fascismo e della Resistenza agli ultimi decenni del secolo, narrano i loro ricordi con un'attenzione particolare all'evoluzione del ruolo della donna. Una narrazione fluida che si sviluppa sempre con gran interesse e ritmo, e gran uso di materiali iconografici d'archivio. Il progetto è stato realizzato con le studentesse di un istituto magistrale di Reggio Emilia - che hanno condotto le interviste, pur sempre fuori campo visivo - e mira a creare un ponte generazionale tra i protagonisti di ieri e le donne e gli uomini di domani.

Ritratte con la bicicletta, le donne della Resistenza sono state vere e proprie messaggere di speranza: trasferivano notizie, ordini, documenti, stampe clandestine, armi nascoste nelle sporte e, a volte, i comandi di capi partigiani e del CLN. Molte subirono ingiustizie, brutalità, manganellate, torture tremende. Alcune affrontarono la morte per la loro fede nella libertà, nella democrazia, nel riscatto femminile. Al maschilismo del mondo partigiano fece da contraltare il rispetto e lo stupore degli uomini per l'abnegazione, capacità e magnanimità con le quali onorarono le responsabilità sostenute. Ricordare il loro lavoro, oggi, i loro sacrifici è atto doveroso, inestimabile, introvabile e sorgente di coraggio per quanti continuano a rincorrere ancora gli ideali repubblicani, democratici e di partecipazione che le animarono 70 anni fa.

L'edizione 2016 del Progetto regionale conCittadini, con il titolo Legali ad Arte volge al termine con una proposta di alta qualità documentaria: i liceali del "Torricelli-Ballardini" hanno inteso offrire ai loro coetanei e alla città un'occasione di riflessione, poiché solo la consapevolezza dei propri atteggiamenti e dei condizionamenti e stereotipi di cui la società è intessuta può aiutare a modificare i propri comportamenti per raggiungere quella piena, sostanziale e non formale parità tra gli esseri umani proclamata dagli articoli 1 e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.


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