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Incanto Dante: tra parole e musica nei canti del Paradiso

Domenica 6 giugno alle ore 19.30, nella Basilica di San Francesco di Ravenna, il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali e la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco ospitano il terzo appuntamento della stagione 2021 di “Incanto Dante”, la rassegna che propone la lettura integrale della Divina Commedia di Dante Alighieri in un contesto suggestivo creato da immagini e musiche scelte per l'occasione. Durante la manifestazione, dopo una breve introduzione alle letture, gli attori Eugenia Delbue e Leonardo Bianconi leggeranno i canti XV - XVI - XVII - XVIII del Paradiso.

La scena si apre nel quinto Cielo di Marte. Dante, guidato da Beatrice, si trova a fare la conoscenza di Cacciaguida. Egli è uno spirito antenato di Dante che inizia a parlargli dell'antica Firenze e narra della sua partecipazione alla seconda crociata. Ma il dialogo vero e proprio tra il Poeta e Cacciaguida avviene nella parte successiva: Dante pone interrogativi al suo avo. L'anima del Paradiso, illuminata dalla gioia, risponde e racconta della sua nascita, dei suoi predecessori, della popolazione di Firenze allora e delle cause che hanno portato la città verso il declino. Poi, nel canto XVII, Dante è colto da dubbi: su consiglio della donna amata, decide di rivelarli all'interlocutore. Questo, dopo averlo ascoltato, profetizza sul suo avvenire menzionando l'esilio e la missione poetica a cui è destinato. "Infatti la tua voce, se sarà spiacevole al primo assaggio, poi quando sarà assimilata lascerà un nutrimento vitale." Durante l'ultima lettura della serata, Cacciaguida presenta all'Alighieri gli spiriti di coloro che hanno combattuto per la fede. Dopodiché lui e Beatrice lasciano il beato e salgono fino al sesto Cielo di Giove. Tra l'argento del paesaggio, appaiono le anime dei giusti che, unite, formano alcune lettere dell'alfabeto. Ecco che, danzando, compongono la scritta: "Diligite iustitiam, qui iudicatis terram" ("Amate la giustizia, voi che giudicate la Terra"). Il tutto termina con una preghiera per i terrestri che vengono sviati dalla corruzione dei papi.

Delbue e Bianconi interpreteranno i testi nel corso della serata. Il soprano Annarita Venieri, l'oboista Luigi Lidonnici, il violoncellista Piergiorgio Anzelmo e l'organista Franco Ugolini, membri della Cappella della Basilica di San Francesco, si occuperanno dei momenti musicali, durante i quali verranno proiettate immagini tratte da pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Centro Dantesco di Ravenna, per amplificare il processo di incanto (in tutti i sensi) e di immedesimazione. Ingresso a offerta libera.


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