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"Io non Ritratto", le fotografie narrano la storia di Peppino Impastato

Alle ore 17.30 del 13 febbraio alla sala Rubicone di Cervia si tiene l’inaugurazione mostra “Io non Ritratto: Peppino Impastato, una storia collettiva”.

Presenterà la serata Ada Assirelli, referente di Casa Memoria per l’Emilia Romagna. Seguono gli interventi di Pino Manzella dell'Associazione Asadin e Gianni Grandu, assessore alla Comunità e Sicurezza del Comune di Cervia.

Aperta fino al 24 febbraio e realizzata dall’associazione Asadin la mostra è nata dall’esigenza di raccontare una storia di coraggio sulle condizioni di vivere in un contesto mafioso. 

Più di cinquanta ritratti compongono una narrazione scandita in tre periodi principali della storia di Impastato: quello che va dalle lotte intorno al 1968 fino al ‘75, quello dalla fondazione del Circolo Musica e Cultura e Radio AUT fino all’assassinio di Peppino, e quello successivo alla sua morte, la storia processuale e di impegno per la memoria. Il lavoro che ha portato alla mostra è stato più di un semplice percorso fotografico per l’opportunità di ascoltare racconti significativi e di scoprire la ricchezza di un patrimonio umano con le proprie contraddizioni e col proprio vissuto, un mosaico ancora da ricostruire. I diciassette fotografi autori dei ritratti e soci di Asadin sono Salvatore Alongi, Alessandro Badalamenti, Caterina Blunda, Toti Bommarito, Giovanna Biondo, Giovanni Cavataio, Antonio Costa, Marcello Impastato, Mara Manzella, Pino Manzella, Giulia Mariani, Gaspare Palazzolo, Nicola Palazzolo, Salvatore Pecoraro, Marcello Puglisi, Daniela Riedlova, Massimo Russo Tramontana, Vincenzo Zangari. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune  di Cervia ,Polizia Locale ,Biblioteca Comunale Maria Goia  ,Cervia  Sicuramente  Associazione Il Menocchio .


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