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La pianista Ilia Kim interpreta i brani di Debussy

Giovedì 15 novembre, presso la Sala dei Cento Pacifici, nel Ridotto del Teatro Masini di Faenza alle ore 21.00, la grande pianista sudcoreana Ilia Kim interpreterà una sequenza scelta di brani di Debussy, un concerto dal titolo “Debussy – preraffaellita, impressionista, simbolista, astrattista”. Il concerto, introdotto e spiegato dal critico e musicologo Pietro Rattalino, decano degli studiosi italiani, sarà un’occasione per rivivere i brani di Debussy attraverso la lente di varie correnti artistiche otto-novecentesche.

Il centenario della morte di Debussy accade in un momento in cui si vede in lui uno degli artisti che rappresentano il punto di svolta fra due grandi epoche della storia della musica, il romanticismo dell’Ottocento e la modernità del Novecento. Al momento della sua prima affermazione Debussy venne visto come impressionista, come l’equivalente in musica dell’impressionismo pittorico. Era una collocazione pressoché inevitabile ma fin troppo stretta, dato il suo eclettismo e le sue conoscenze, tanto che più tardi si cominciò a parlare di lui come di un simbolista. L’appartenenza al simbolismo è sicuramente quella che meglio definisce l’arte di Debussy, anche se lui stesso compose il primo capolavoro, la cantata La Damoiselle élue, su testo del preraffaellita Dante Gabriele Rossetti, e le sue ultime creazioni furono contemporanee alla nascita dell’astrattismo di Mondrian, sia nel tempo che nello spirito. Nella sua produzione per pianoforte si trovano dunque i segni di un’evoluzione attraverso la quale possono essere ripercorsi i diversi momenti della sua poetica, non solo di artista ma di “traghettatore” della musica, in parallelo con il passaggio di tutte le arti dall’Ottocento al Novecento.

A presentare e a spiegare meglio queste connessioni artistiche al pubblico sarà il pianista e musicologo Pietro Raffalino, il più celebre ed esperto tra i critici italiani, l’unico in grado di prendere per mano gli ascoltatori con sapienza e affabilità per portarli alle soglie di qualcosa di sconosciuto. Rattalino, già premiato dal Ministero della Pubblica Istruzione con la medaglia d’oro dei benemeriti dell’arte, della cultura e dell’educazione, ha rivestito importanti cariche istituzionali in Italia e nel mondo, occupando per più di trent’anni una cattedra di pianoforte principale nel Conservatorio “G. Verdi” di Milano, e facendo parte di numerosi concorsi internazionali, come il Van Cliburn di Fort Worth, il Mozart di Salisburgo, il Busoni di Bolzano, il Villa Lobos di San Paolo del Brasile, la Hamamatsu Commpetition. Direttore artistico della Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Teatro Regio di Torino e del Teatro Massimo “Bellini” di Catania, ha spesso organizzato stagioni liriche, sinfoniche e da camera. Oltre a questi impegni, ha pubblicato presso vari editori una cinquantina di volumi, fra cui una Storia del pianoforte tradotta due volte in spagnolo e varie monografie e manuali tecnica pianistica, fino alle interpretazioni artistiche di molti compositori, come quella che verrà presentata nel corso di questo concerto.

Interprete e creatrice del concerto è la sofisticata pianista sud-coreana Ilia Kim, già allieva di Rattalino a Imola dal 1997 al 2000. Ilia Kim ha iniziato gli studi nel suo paese natale, attirando fin da subito le attenzioni internazionali grazie alla precocità del suo talento. Vincitrice di numerose borse di studio in patria e all’estero fino ad arrivare in Italia, da allora tiene concerti in ogni angolo del mondo, partendo dalla Corea per arrivare in Germania, Austria, Francia, Svezia, Finlandia, Olanda, Romania, Croazia, Italia, Portogallo, Messico, USA (Carnegie Hall), Brasile, Cina, partecipando anche a festival prestigiosi come lo Schleswig- Holstein Musik Festival, Holland Music Sessions, Festival delle Città di Portogruaro, Festival di Dubrovnik, Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo (2002, 2004, 2012, 2015 e 2016) e Tiroler Festspiele di Erl (2000 -2005). Nel 2007 si è esibita al Pavilhão Atlântico di Lisbona, davanti a 9000 spettatori. Ilia Kim ha suonato con le migliori orchestre nei più celebri teatri al mondo. Dal 1998 vive in Italia. Si esibisce regolarmente in tutti i maggiori centri d’Italia, eseguendo anche programmi di tesi come “Mozart: la gioia e il terrore della vita”, “Beethoven e la parodia”, “Macrocosmo e microcosmo a Chopin”, “La cultura slava nel piano” , “Wagner e Verdi”, di cui il concerto in programma a Faenza è un ottimo esempio.

Biglietti a 13,50 euro


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