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Lo scrittore Matteo Marchesini fa luce sulla “censura preventiva”

Giovedì 26 aprile si tiene l'ultimo incontro della rassegna culturale I Giovedì del Grinder, curata da Ivano Mazzani: il critico, scrittore e poeta emiliano Matteo Marchesini, firma di rilevanza nazionale, dialoga con il giornalista Iacopo Gardelli. Alle 18 Marchesini presenta False coscienze al pubblico del Grinder (in via di Roma a Ravenna). L'incontro sarà soprattutto l'occasione per il fare il punto sulla produzione letteraria di Marchesini, con un particolare fuoco alla recente vicenda editoriale che ha visto l'autore emiliano al centro di un controverso caso di “censura preventiva”.

La vicenda ruota attorno ad un volume di critica, Casa di carte, che sarebbe dovuto uscire per Bompiani nell'aprile di quest'anno. Per vari motivi (non secondario il fatto che alcuni dei ritratti più caustici di Marchesini fossero dedicati ad autori di punta delle scuderie di Bompiani), l'uscita di questo volume è saltata, dando vita a un affaire molto discusso sulle pagine culturali italiane e sui salotti di internet.

Nonostante la giovane età, Matteo Marchesini si è già da tempo imposto sulla scena delle lettere nazionali come una delle penne più preparate ed acute della sua generazione. Nato a Castelfranco Emilia nel 1979, Marchesini ha la rara capacità di spaziare tra i generi più disparati rimanendo perfettamente a suo agio.

I suoi corsivi critici sulle pagine del domenicale de Il Sole 24 Ore sono diventati un punto di riferimento per tutti gli appassionati di letteratura italiana; il ponderoso volume critico pubblicato nel 2014 per i tipi di Quodlibet, Da Pascoli a Busi, mostra una versatilità e una vastità di conoscenze impressionante, riuscendo nel difficile compito di coniugare divulgazione e approfondimento.

Ma il talento di Marchesini non si limita alla critica. Citando en passant il suo impegno poetico, che l'ha portato a pubblicare raccolte con alcuni degli editori più prestigiosi d'Italia (Marcia nuziale, Scheiwiller, 2009; e Cronaca senza storia, Elliot, 2016), non si può non citare il romanzo Atti Mancati. Pubblicato da Voland nel 2013, questo romanzo breve, perfettamente equilibrato, si ispira alla migliore tradizione narrativa italiana, partendo da Savinio e Fenoglio per arrivare a Moravia. Per la sua maestria, questo oscuro ritratto dell'alta borghesia bolognese nei primi anni del Duemila, è entrato nella dozzina del Premio Strega.

L'ultima fatica di Marchesini è la raccolta di racconti False coscienze. Tre parabole degli anni zero (Bompiani, 2017), dove la capacità introspettiva di Marchesini si coniuga con una satira nera, corrosiva e umorale. Attraverso il racconto di esistenze tragicomiche, Marchesini offre al lettore un ritratto della sua generazione crudo e spietato, nel cuore di una Bologna soffocante, lontana dalla bonarietà stereotipata a cui siamo abituati.

Ingresso libero.


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