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Lo Zanca Quartet porta il jazz in concerto ad Alfonsine

Il jazz più appassionante sbarca all’Emilia Romagna Festival: martedì 23 agosto alle ore 21.00, presso il giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine, gli Zanca Quartet, complesso formato da tromba, pianoforte, basso e batteria, si esibiranno in un insieme di pezzi classici e rivisitazioni sorprendenti, da Armstrong a Britti Baglioni e Bizet: ritmo, ballo e delicatezza.

La tromba che si impenna in Cantaloupe Island di Herbie Hancock, il suono caldo dello strumento che rievoca la voce rugosa di Louis Armostrong, per poi passare alla sanguigna aria dell’Habanera di Bizet, saltando con eleganza anche tra le voci del pop italiano, spesso poco considerate nei migliori concerti, come Britti e Baglioni: questo è lo Zanca Quartet, creato dall’intelligenza e dalla duttilità del trombettista Giuseppe Zanca. Una vita a suonar jazz e altri generi, a polmoni spianati, tra i migliori festival e i migliori artisti della musica leggera, come Pierangelo Bertoli, Loredana Bertè, Aida Cooper, Fred Buongusto, Fabio Concato e Rocky Roberts, Giuseppe Zanca è un professionista esperto e preparato.

Dal 1992 in Italia e gestisce il proprio studio di registrazione professionale collaborando con varie edizioni, come Ariston, Fabbri Editore, Universal, Hobby & Work, Caligola, RCA, CGD e RTI-Mediaset. Compositore di oltre 100 brani per sigle televisive, documentari e sottofondi pubblicitari e film (RAI trade e RTI Mediaset). Nel 2007 ha prodotto i “Khorakhanè” che ha anche diretto al 57° festival di Sanremo. Negli ultimi anni si riavvicina alla musica dal vivo in qualità di arrangiatore e musicista fino a ricomporre il quartetto a suo nome, nel quale è trombettista-leader e arrangiatore delle cover e autore dei propri brani.
Lo Zanca Quartet è composto da musicisti di lungo corso, conosciutisi spesso in molte occasioni, tra Umbria Jazz e gli altri festival nel corso degli anni, che solo dal 2014 ha trovato una formazione in pianta stabile e un nome. Prima di allora, pur suonando insieme, erano un gruppo senza nome di professionisti ben assortiti che sempre più spesso si ritrovavano a condividere la musica.
Stefano Casali, il bassista, di Giuseppe Zanca è stato anche l’allievo. Da quei giorni di strada ne ha fatta molta, con una carriera verticale: è stato il bassista di Antonella Ruggiero, Fabio Concato, Paul Gilbert, Enrico Ruggeri, Paul Jackson e Tullio De Piscopo, oltre ai vari gruppi di cui ha fatto parte, come i Proxima Cenauri e la Dino Gnassi Composition.

Il batterista Stefano Paolini è diplomato in clarinetto e musica jazz. Ha partecipato a numerosi seminari con grandi artisti. Nel 1993 ha vinto le selezioni per il corso di formazione professionale per orchestra jazz (O. F. P). Ha collaborato con Eumir Deodato, John Taylor, Michel Portal & Orchestra sinfonica Arturo Toscanini, Gegè Telesforo, Mario Biondi, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani, Alex Baroni, Ann Hines. È docente di batteria jazz presso i conservatori “F.Venezze” di Rovigo, “G.B. Martini” di Bologna e “F.Morlacchi” di Perugia.

Luca Bonucci inizia giovanissimo a suonare il pianoforte, l’organo e per caso il basso elettrico; a 15 anni entra in conservatorio a Bologna, dove studia Organo e Composizione Organistica e Musica Elettronica. Tiene concerti solistici per organo con repertorio classico, in duo violino e pianoforte (sonate di Mozart e Beethoven, Franck, Grieg), contrabasso e pianoforte, e clavicembalo - basso continuo in ensemble da camera. Nel frattempo intraprende anche la carriera professionale come pianista, tastierista e bassista in innumerevoli contesti live. L’inquadratura classica e lo studio dell’armonia organistica, insieme al background costruitosi autonomamente e ad un indiscusso talento, lo portano a cimentarsi con disinvoltura nei più svariati scenari operando dal blues al funky, dal rock’n’roll allo swing and jive, dal classico al pop.

In caso di maltempo il concerto si volgerà presso il Cinema Teatro Gulliver, in Piazza della Resistenza a Alfionsine.

Ingresso libero


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