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Il piano di Pietro Gatto protagonista di Giovani in Musica

È edicato al pianoforte il quarto appuntamento della rassegna “Giovani in Musica” curata dall’Associazione Angelo Mariani: lunedì 17 ottobre 2016 (ore 17) a prendere posto al pianoforte della Sala Corelli del Teatro Alighieri sarà Pietro Gatto

Il giovane pianista studia presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola dall’età di quindici anni, sotto la guida di Leonid Margarius e di Anna Kravtchenko. 

Ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti tra i quali il primo premio al XVI Concorso Internazionale Città di Cantù, premio che da ben quindici anni non veniva assegnato ad un italiano. 

Ha all’attivo numerosi concerti come solista, in formazioni cameristiche e con orchestra, coronati sempre da unanimi consensi di pubblico e critica. 

Il programma del concerto, che si realizza come tutta la rassegna col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, prevede tre Sonate per pianoforte: la n. 3 dell’op. 10 di Beethoven, la K. 310 di Mozart e la Hob. XVI:52 di Haydn.  

La Terza Sonata dell'opera 10, scritta da Beethoven negli anni 1796-1798, si differenzia dalle prime due per la sua impostazione di "grande" Sonata da concerto, il cui fulcro è il tempo lento, il Largo e mesto, che costituisce una delle pagine di più intensa concentrazione espressiva di tutto il sonatismo di Beethoven. 

Scritta a Parigi nell'estate del 1778, la Sonata in La minore K. 310 è la prima sonata pianistica di Mozart in tonalità minore, pagina carica di pathos e di agitazione che rappresenta senza dubbio uno dei momenti più alti della produzione sonatistica mozartiana. 

La Sonata in si bemolle maggiore, composta da Haydn nel 1794 a Londra,  rappresenta l'ultima in ordine di tempo e anche la sua opera pianistica più celebre.


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