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Ravenna Musica: il maestro Orazio Sciortino dirige l’Orchestra di Padova e del Veneto

Per il penultimo appuntamento di Ravenna Musica, la stagione curata dall’Associazione Angelo Mariani, in programma mercoledì 4 maggio (ore 21), si allineeranno sul palco del Teatro Alighieri i componenti di una delle migliori compagini italiane, l’Orchestra di Padova e del Veneto.

L’Orchestra si è costituita nell’ottobre 1966 e in oltre cinquant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre italiane capace di realizzare più di 120 concerti l’anno, nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. Dal 1983 e per 18 anni la direzione artistica e musicale dell’orchestra è stata affidata a Peter Maag, quindi si sono susseguiti Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello, Filippo Juvarra, e dal 2015 Marco Angius. Nella sua lunga vita artistica l’orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale tra i quali S. Accardo, M. Argerich, V. Ashkenazy, R. Chailly, L. Kavakos, A. Lonquich, R. Lupu, Sir N. Marriner, M. Maisky, V. Mullova, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, M. Rostropovich, K. Zimerman.

Al centro della scena siederà al pianoforte il maestro Orazio Sciortino, impegnato nella triplice veste di direttore, pianista solista e compositore.
Sciortino collabora regolarmente con importanti istituzioni musicali italiane ed estere come Teatro alla Scala, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Sociedad Filarmonia de Lima, Nuova Harmonia di Buenos Aires, Konzerthaus di Berlino, Salle Molière di Lyon, Ottawa Chamber Music Festival.

Il concerto sarà aperto dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 18 in Si bemolle maggiore K. 456 di Mozart, composto nel 1784, con Sciortino impegnato sia come pianista solista che direttore. Nel corpus delle opere di Mozart, il genere Concerto per pianoforte e orchestra ebbe una grande importanza e questo Concerto K. 456 rappresenta l’apice della fortuna che ebbe il piano concerto presso il pubblico contemporaneo a Mozart.  A chiudere la serata sarà la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D. 485 di Schubert. La Quinta, terminata nel 1816, costituisce uno dei vertici del sinfonismo giovanile di Schubert per la straordinaria freschezza inventiva, per il felice equilibrio, per la gentile intimità lirica. Cuore del programma sarà l’esecuzione della composizione di Orazio Sciortino “Il gran cerchio d’ombra” scritta in occasione dei 700 anni della morte di Dante e composta su commissione dell’Accademia Filarmonica di Verona e dell’Associazione Angelo Mariani.


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