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SoundScreen Film Festival: Abel Ferrara e tutti i film dell'edizione 2019

Torna in città con la nuova quarta edizione SoundScreen Film Festival, tra i pochi festival cinematografici italiani dedicati interamente al rapporto tra Cinema e Musica. La manifestazione (diretta da Albert Bucci) si tiene dal 21 al 28 settembre, presso il centrale Palazzo del Cinema e dei Congressi e presso il Cinema Jolly.

Quest'anno si parte con una grossa novità: grazie all'appoggio dei collaboratori e dei contribuenti, tutti gli appuntamenti SoundScreen - dalle proiezioni agli eventi collaterali - sono a ingresso gratuito.

"Il Soundscreen Film Festival si caratterizza quest’anno in modo peculiare per la capacità di attrarre e moltiplicare risorse esterne, non ultimo il riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - afferma Elsa Signorino, assessora alla Cultura Comune di Ravenna - Ne risulta una programmazione sempre più ampia e variata, con l'intenzione di mostrarci il cinema della contemporaneità in tutte le sue dimensioni. La diversità e la eterogeneità dei film e dei generi proposti nei concorsi internazionali, spesso ideati e realizzati da aree e nazioni poco note ma culturalmente vivissime, rappresentano un enorme patrimonio di esperienze artistiche e umane di cui si potrà fruire durante il Festival. Aumentano di numero le sonorizzazioni di film muti del passato eseguite da musicisti contemporanei: spettacoli sempre intensi e vibranti di emozioni artistiche. E infine, sempre a riconferma che il Festival sta crescendo ed è riconosciuto come manifestazione nazionale, saremo onorati della presenza, tra i registi che saranno invitati, del grande maestro del cinema Abel Ferrara".

Ospiti e programma

Ospite straordinario di questa quarta edizione, padrino della serata d'apertura, è Abel Ferrara. Il regista italo-americano cha ha segnato la storia del cinema con i suoi noir provocatori presenta al pubblico ravennate alcuni dei suoi titoli più importanti, dalle acclamate opere cupe del passato, come Il cattivo tenente (1992), alla produzione interamente girata in italia Go Go Tales (2007). Sabato 21 settembre, alle ore 21.30, il cineasta sarà in sala per introdurre e commentare il suo ultimo documentario: Alive in France, un autoritratto che ne svela l'inedita veste di cantante e musicista in tour per la Francia. Subito a seguire una sua originale performance musicale dal vivo.

Il momento principale della rassegna sarà il Concorso Internazionale per Lungometraggi, affiancato dal Concorso Internazionale per Cortometraggi, un'accurata selezione della migliore e più recente produzione cinematografica mondiale in formato lungo e corto. Questi i 10 lungometraggi in gara: Aleksi, opera prima della croata Barbara Vekarić è un dramma indie che affronta il tema della “seconda maggiore età”; Boni Bonita, una coproduzione argentino-brasiliana diretta da Daniel Barosa, narra la vita di coppia di Beatriz e del malinconico musicista Rogelio; Happiness Machine è un'antologia di 10 film d'animazione realizzati da 10 cineaste e 10 musiciste, per riflettere sull'economia dei Beni Comuni; dalla Finlandia arriva la spassosa metal comedy Heavy Trip di Juuso Laatio e Jukka Vidgren; un dj viene scambiato per un rifugiato, è la black comedy Sawah di Adolf El Assal; tre personaggi sono in cerca d'amore nell'iraniano Tehran: City of Love diretto da Ali Jaberansari; The Dreamers'Field di Noam Stolerman è un documentario sulla storia di 3 giovani israeliani che, lasciato il kibbutz, formano una rock band e si trasferiscono a Londra; The Monkey and The Mouth, primo lungometraggio di Thea Hvistendahl, ibrido tra film-concerto e fiction narrativa, racconta del duo rapper norvegese Karpe Diem che si batte per la libertà, con testi espliciti su razzismo e diseguaglianze sociali; tra fantasmi e forze oscure, The Sonata di Andrew Desmond è una delle ultime interpretazioni del compianto Rutger Hauer; per finire l'irlandese Eoin Cleland sarà presente in sala con il suo primo film Ups & Downs , storia del roccambolesco viaggio di un giovane con la sindrome di Down per andare al concerto del suo gruppo rock preferito.

Durante la serata finale di sabato 28 settembre avrà luogo la Premiazione: la giuria del Concorso Internazionale per Lungometraggi (composta dal regista e sceneggiatore inglese Sean Hogan, dalla musicista Stefania Alos Pedretti e dall'organizzatore di festival, programmatore al Biograph Film Festival di Bologna, Alessandro Di Pasquale) assegnerà i premi al Miglior Film Lungometraggio, alla Miglior Regia e il Gran Premio Speciale della Giuria. Il pubblico del SSFF decreterà invece il premio al Miglior Cortometraggio in concorso.

Ma il programma conta anche su eventi esclusivi. Numerose sone le anteprime e le retrospettive, gli appuntamenti come le tradizionali sonorizzazioni dal vivo:

Earthset e Luca Maria Baldini accompagnano il primo film fantascientifico prodotto in Italia, L'uomo meccanico (1921) di André Deed, una sonorizzazione tra elettronica, noise rumoristico e post rock; i bolognesi Kyokyokyo portano in sala La coquille et le clergyman (1928) di Germaine Dulac, spaziando tra rock-noise, ambient e momenti lirici; il duo Tiresia musica Le Révélateur (1968) di Philippe Garrel, film muto, sperimentale e lirico, onirico e allegorico, terreno ideale per l’elettronica psichedelica di Stefano Ghittoni e la chitarra liquida di Bruno Dorella; Alessandro Baris (Collisions, Comfort, L'Altra), Beppe Scardino (Calibro 35, C'Mon Tigre) e Gabriele Evangelista (Enrico Rava, Tim Berne, Stefano Bollani) musicano il capostipite dell'Espressionismo tedesco Das Cabinet der Dr Caligari di Robert Wiene (1920). Le sonorizzazioni sono in collaborazione con Bronson Produzioni.

La giornata di mercoledì 25 settembre - presso il Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze 1 – comincia alle ore 17.30 nel segno del Concorso Internazionale per Cortometraggi. In programma: Felicia's smile del brasiliano Klaus Hastenreiter; Pelvicachromis di Jasmin Luu, dalla Germania, 2018; The Great Attractor della portoghese Rita Figueiredo; da Israele PunkRocker di Nitzan Goffer e Ben Dayan; dall'Iran Aysan di Mehrshad Kheradmandi ed il francese Mon Juke-Box di Florentine Grelier.
Si entra nel vivo in serata, alle ore 20.30, con lo speciale evento-satellite: Tiresia / Le Révélateur. Mentre alle 21.15 spazio al lungometraggio Happiness Machine.

Giovedì 26 settembre apre alle 18.00 il Concorso Internazionale per Cortometraggi con: Jazz (at the rock bottom) della francese Claire Allanic; Soul for Sale di Anna Belenkiy, Shira Salimi e Romy Granot arriva da Israele; lo svizzero Tight Spot di Kevin Haefelin; Today artist, tonight taxist del rumeno Dumitru Grosei; Black Spirit di Chakib Taleb-Bendiab dalla Tunisia, 2018; On The Imperfection Of The Geological Record di Martin Oliveros Heinze dalla Germania; Deja vu dell'airaniano Nasim Foroogh.
Si continua con due lungometraggi: alle 20.30 l'horror The Sonata di Andrew Desmond, alle 22.15 la black comedy Sawah di Adolf El Assal.

Serata di chiusura sabato 28 settembre. Ultime 3 proiezioni in garaper i lungometraggi: alle ore 18.00 Tehran: City of Love di Ali Jaberansari; alle ore 17.30 The Monkey and the Mouth, opera prima di Thea Hvistendahl; alle ore 20.30 è la volta del film Ups & Downs. Alle ore 22.00 è prevista la tradizionale Cerimonia di Premiazione.
Subito a seguire il festival propone l'ultimo evento-satellite di questa edizione: Alessandro Baris, Beppe Scardino e Gabriele Evangelista musicano il capostipite dell'Espressionismo tedesco Das Cabinet der Dr Caligari di Robert Wiene (1920).

Tra le retrospettive e gli omaggi da segnalare la sezione Born '69, con la proiezione delle pellicole Easy Riders di Dennis Hopper, Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni ed il film-concerto Woostock - tre giorni di pace, amore e musica di Michael Wadleigh (proiezione in collaborazione con MEI – Meeting degli Indipendenti di Faenza) ed una speciale celebrazione: Soundscreen festeggia le 70 candeline di un grandissimo della Musica che spesso ha incrociato il suo percorso artistico con la settima arte, Tom Waits. Di questo massimo autore del '900, cantautore crepuscolare, musicista, attore, verrà messa in risalto la collaborazione con Jim Jarmush, tra i principali rappresentanti del cinema indipendente statunitense, con la visione dei film Daunbailó (1986), Only Lovers left Alive (2017) e il recentissimo The Dead Don't Die.

Previsti e confermati – ma in via di definizione- anche gli appuntamenti Extra Screenings, proiezioni e visioni in luoghi e in date fuori manifestazione.


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